Cani e scimmie rinchiusi in laboratori tra maltrattamenti e uccisioni, l’indagine della Procura di Verona

La LAV ha recuperato gli esemplari di cani beagle e scimmie, tenuti in laboratorio per essere sperimentati da una casa farmaceutica. Le immagini di maltrattamenti e uccisioni all’interno di un centro di ricerca a Verona.
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Francesco Castagna 18 Aprile 2024

A Verona il centro di ricerca e sperimentazione farmaceutica Aptuit Evotec ha tenuto per tutto questo tempo cani beagle e scimmie in uno stato di malessere estremo, tra maltrattamenti e uccisioni violente e non necessarie. È questo ciò che emerge dall'indagine condotta dalla Procura di Verona dopo numerose segnalazioni della LAV, che ha potuto mostrare con immagini, video e testimonianze in che stato vivessero questi animali: spazi non adeguati e privi di elementi basilari, come per esempio una cuccia per riposare. Cani e scimmie lasciati per mesi sul freddo pavimento piastrellato di un laboratorio e senza poter vedere la luce del sole.

Questa è solo una parte di ciò che hanno vissuto gli animali del centro, un trattamento crudele all'insaputa delle forze dell'ordine e delle istituzioni. C'è poi l'aspetto ancora più doloroso per questi animali: la sperimentazione, condotta "con altissimi livelli di dolore", cure inadeguate, interventi chirurgici per inserire impianti elettrici non più removibili. Animali che poi, una volta utilizzati come cavie per uno scopo, venivano uccisi anche quando non era necessario, e neanche tramite iniezione. Le uccisioni erano svolte, scrive la LAV, "arrecando persino ulteriori sofferenze".

Ora la Procura della Repubblica ha concluso le indagini preliminari a carico della multinazionale di ricerca farmaceutica Aptuit, inserendo nel registro degli indagati la veterinaria e l’ex presidente dell’azienda. Le accuse sarebbero gravissime: "maltrattamento di animali" e "uccisione non necessitata", che sono entrambi reati rispettivamente sanzionati dal Codice penale con la reclusione fino a 18 mesi o con la multa fino a 30.000 e con la reclusione fino a 2 anni.

Valeria Albanese di LAV ha commentato così i fatti: "Il sequestro di 25 animali tra cani e scimmie a carico della più grande multinazionale che opera in ambito farmaceutico in Italia è una notizia storica: sono stati sottratti ad un destino di sofferenza  all’interno di quelle mura, dove insieme a migliaia di cani e scimmie vengono sottoposti a iniezioni, prelievi, test di tossicità che portano a morte dopo lunghe agonie e impianti di sonde telemetriche tutto all’oscuro dell’opinione pubblica e in condizioni inaccettabili", e ha poi aggiunto: "Stando alle risultanze delle indagini preliminari della Procura l’azienda non avrebbe rispettato nemmeno i criteri minimi di gestione degli animali previsti dalla legge, arrecando così gravi danni fisici e psicologici agli animali".

Dopo la prima segnalazione da parte della LAV, che risale a tre anni fa, la Procura di Verona ha chiuso le indagini preliminari sul centro di ricerca Aptuit Evotec per  il maltrattamento di 25 animali. La multinazionale di ricerca farmaceutica, leader del settore, che effettua test su animali per conto di altre aziende internazionali, ora dovrà rispondere dei fatti. L'utilizzo di animali da sperimentazione è previsto dal Ministero della Salute solo in alcune circostanze. Mentre nella città, a differenza di ciò che dice la legge, arrivavano periodicamente camion pieni di animali.

Contestualmente, dopo le segnalazioni LAV e le pressioni all’intervento del Gruppo Carabinieri Forestali di Verona, la Procura, a fine ottobre 2021, ha disposto aggiornamenti nell'azienda. Ad aprile 2022 sette cani beagle e tutte le scimmie marmoset e sette macachi di giava sono state sequestrati.

Da quel momento la Procura di Verona ha aperto le indagini. Intanto la LAV ha organizzato una manifestazione nazionale che ha raccolto la partecipazione di numerose associazioni animaliste. Intanto, sempre nel 2021, la LAV è riuscita a far approvare una mozione a firma del Consiglio Comunale. In questo modo il sindaco di Verona si è impegnato a "chiedere la liberazione dei cani ad oggi utilizzati in ricerca nell'azienda Aptuit". Nel 2022 poi l'associazione è diventata custode giudiziaria degli esemplari sequestrati. Al momento di trovano in centri che si stanno occupando di riabilitarli per recuperare anni di abusi fisici e psicologici.

"Se queste gravissime irregolarità sono state riscontrate in quella che viene considerata “l’eccellenza” nella ricerca farmaceutica, cosa sta succedendo adesso, in questo preciso istante, negli oltre 500 laboratori italiani? Abbiamo fiducia nelle autorità e ci auguriamo che questo sia l’inizio di un Processo che porti anche alla luce ciò che fino ad ora è stato tenuto nascosto" ha detto Gianluca Felicetti, presidente LAV.