Carnevale di Viareggio 2019: una festa plastic free nel Comune che punta a diventare “rifiuti zero”

Niente plastica monouso per tutta la durata del Carnevale. Il Sindaco di Viareggio, che ha intrapreso il percorso per rendere la sua città un Comune “zero rifiuti”, ha firmato un’ordinanza che impone la vendita di prodotti monouso esclusivamente di materiale biodegradabile e compostabile per tutto il mese di festa.
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Sara Del Dot 14 Febbraio 2019

Ogni anno, in tutte le città italiane, gli eventi per festeggiare Carnevale si sprecano. Sfilate, manifestazioni con enormi carri, flash mob, spettacoli… Ma ci sono alcuni Comuni in cui questa festa si sente in modo particolare, tanto da attrarre milioni di visitatori pronti a indossare maschere e parrucche, salire su un carro a ballare o lanciarsi addosso schiuma, coriandoli e addirittura enormi arance. Sto parlando di città caratterizzate da una secolare tradizione folcloristica come Ivrea, Venezia, e ovviamente anche Viareggio.

Viareggio è un Comune toscano di circa 62.000 abitanti, che in questo periodo dell’anno si popola di migliaia di persone amanti di maschere, scherzi e stelle filanti. Il suo storico Carnevale, celebrato per la prima volta nel 1873, dura praticamente un mese intero. Un mese in cui le occasioni per festeggiare sono tantissime, tra cui l’imperdibile sfilata dei carri sul lungomare.

Viareggio, però, non è solo Carnevale. Da un po’ di tempo, infatti, l’amministrazione ha intrapreso un percorso per diventare, entro il 2020, Comune “a rifiuti zero”. Sulla base di questa svolta ecologica, il Sindaco della città ha deciso di dare alla 146esima edizione del Carnevale di Viareggio un’impronta plastic free, unendo la secolare tradizione folcloristica alla lotta all’inquinamento.

La decisione è stata formalizzata in un’ordinanza dedicata specificatamente al Carnevale, periodo in cui la città si riempie di turisti e, di conseguenza, aumentano significativamente la vendita di plastica e la produzione di rifiuti urbani. Infatti, si legge, si è ritenuto opportuno “utilizzare la manifestazione come veicolo per promuovere la cultura ambientale dei partecipanti”.

Per tutta la durata della manifestazione, quindi, tutti i commercianti, gli artigiani e gli esercenti di attività che somministrano alimenti e bevande dovranno vendere e distribuire  a turisti e residenti prodotti monouso esclusivamente in materiale biodegradabile e compostabile. Questo vale anche per tutte le associazioni, privati ed enti che operano nel contesto del Carnevale: anche loro, infatti, dovranno distribuire ai partecipanti piatti, cannucce, sacchetti, posate e bicchieri realizzati esclusivamente in materiale ecosostenibile di origine cellulosica o vegetale.

A queste misure, che riguardano il periodo della manifestazione nello specifico, si aggiungono quelle previste nel percorso “zero rifiuti” dell’amministrazione: implementazione della raccolta differenziata, del recupero e del riciclaggio, maggiore l’adozione di modelli di economia circolare, spinta all’utilizzo di energie rinnovabili e di materiali biodegradabili e vegetali per la produzione e commercializzazione di oggetti monouso.