Caro-treni per le vacanze di Natale 2023: ecco perché non è più uno scenario sostenibile

Nonostante le iniziative a livello europeo e nazionale, i treni rimangono ancora svantaggiati dalle politiche ambientali che favoriscono gli aerei: la mobilità meno sostenibile.
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Francesco Castagna 6 Dicembre 2023

Una vita passata a viaggiare su treni, pullman o aerei. Spesso a prezzi molto elevati, a volte gonfiati in occasione dei periodi di festa. Questa è la vita del pendolare italiano medio, che ogni anno sa di dover comprare con largo anticipo un biglietto per poter raggiungere i propri cari in occasione delle feste. Ma il caro treni e voli da affrontare per le vacanze di Natale 2023 e per Capodanno questa volta sembra non essere più sostenibile anche per chi non aveva mai rinunciato a partire. Una situazione che si era già presentata a Pasqua, e che ora torna a essere il pensiero fisso di chi dal nord vorrebbe tornare a casa, almeno per qualche giorno. La denuncia arriva anche da Federconsumatori: un viaggio in bus o in aereo costa in media il 33% in più nel periodo festivo, i prezzi aumentano invece di circa il 20% per chi viaggia in treno.

Se i rincari hanno colpito i biglietti per viaggiare in aereo i treni non sono da meno. Infatti, secondo un report pubblicato da Greenpeace, in Europa i treni sono due volte più costosi degli aerei. Secondo l'ONG tutto dipenderebbe da un sistema di trasporti che avvantaggia le forme più inquinanti di mobilità, tanto che sulla stessa tratta un biglietto del treno costa 30 volte di più di quello dell'aereo.

frecciabianca parto in treno

Su 15 tratte che includono anche il nostro Paese (si parla di treni internazionali, per la maggior parte) il treno è due volte e mezzo più costoso dell'aereo. Siamo quindi il quinto Paese in UE con la maggior differenza tra le due modalità di prezzo per il trasporto. Per esempio, se si vuole andare da Roma fino a Vienna, in media, il biglietto del treno può arrivare a costare 10 volte in più di quello aereo. È per questo che ONG come Greenpeace stanno chiedendo al Governo italiano di introdurre i cosiddetti "biglietti climatici", per far si che il trasporto su ferro divenga più attrattivo di quello per aria. E lo stesso accade per numerosi Stati europei, a dimostrazione del fatto che l'iniziativa non dovrebbe essere soltanto italiana, ma di tutti i Paesi UE.

L'analisi mostra come il caro-treni non sia una situazione sostenibile non soltanto dal punto di vista economico, ma anche da quello ambientale. Greenpeace ha preso diverse tratte come esempio, paragonando la CO2 che si produrrebbe percorrendo lo stesso tragitto in treno o in aereo. Il risultato è una sconfitta totale per il trasporto aereo:

  • Parigi-Roma: stando ai dati del 2019, 2,25 milioni di persone hanno volato tra Parigi e Roma. "Spostando questo volo su rotaia si risparmierebbero 308.000 tonnellate di gas serra nocivi, equivalenti alle emissioni annuali di 205.000 automobili", spiegano gli autori del report.
  • Marsiglia-Roma: un volo tra le due città provoca 189 kg di gas serra nocivi per passeggero. Il percorso ferroviario più breve via Nizza, con 920 km, provoca solo 30 kg di gas serra per passeggero.
  • Colonia-Venezia: un volo dalla città tedesca al capoluogo veneto provoca 173 kg di gas serra nocivi per passeggero. "Il percorso ferroviario, lungo 1.100 km e relativamente complicato, potrebbe far risparmiare almeno l'80% di queste emissioni", secondo il report.

Rimanendo in Italia invece, nei primi giorni di dicembre è stato annunciato dal Presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, uno sconto sui voli per chi rientra durante le vacanze, valido solo per chi ha un reddito basso. Non risultano invece iniziative simili per il trasporto su rotaia. Abbiamo fatto un esperimento prendendo come esempio alcune tratte italiane:

  • Milano-Roma: considerando la stessa tratta per persona, l'aereo produce 116,3 kg di CO2 rispetto ai 25 kg del treno.
  • Roma-Bari: il trasporto aereo a persona emette 139,5 kg di CO2 rispetto ai 21,1 del treno.
  • Milano-Palermo: l'aereo produce 144,0 kg di CO2 rispetto ai 66,7 in treno per persona.

Nonostante l'Unione europea si stia impegnando a finanziare nuovi collegamenti in treno e a promuovere quelli già esistenti, non a caso nel 2023 è stata lanciata l'iniziativa ConnectingEu volta a promuovere le alternative in treno, il sistema dei trasporti favorisce ancora la mobilità meno sostenibile tra tutte: l'aereo.

Fonte| Greenpeace