Carta d’identità scaduta o non aggiornata: quando scatta la multa e cosa rischi davvero

Non esiste una multa automatica per chi non aggiorna la carta d’identità, ma possono esserci problemi seri in caso di controlli, viaggi o accesso a servizi se il documento è scaduto o non più valido. In certe situazioni si rischia una sanzione, soprattutto se non si è in grado di fornire un documento identificativo valido. Il consiglio è di controllare la scadenza e provvedere al rinnovo per tempo.
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Redazione 1 Agosto 2025

Molti cittadini si chiedono se ci siano sanzioni previste per chi non aggiorna la carta d’identità nei tempi stabiliti o circola con il documento scaduto. La preoccupazione nasce soprattutto dopo segnalazioni di controlli più frequenti e comunicazioni da parte dei comuni.

La risposta è che non esiste una multa diretta automatica solo per il semplice fatto di avere una carta d’identità scaduta o non aggiornata, ma ci sono situazioni specifiche in cui si può incorrere in sanzioni o problemi legali, soprattutto se il documento è utilizzato per identificarsi o per accedere a servizi pubblici.

Quando si rischia davvero una multa

Il mancato rinnovo della carta d’identità non comporta di per sé una sanzione amministrativa, ma può creare problemi concreti in queste circostanze:

Controlli di polizia o identificazioni: in caso di richiesta di documenti da parte delle forze dell’ordine, esibire una carta d’identità scaduta potrebbe causare contestazioni o ritardi nel riconoscimento, specialmente se il documento risulta deteriorato o i dati non sono più leggibili.

Accesso a uffici pubblici o servizi sanitari: alcune procedure richiedono un documento valido. Presentare una carta scaduta può comportare l’esclusione dal servizio o la necessità di ripetere la pratica.

Viaggi all’estero: in Paesi dove la carta d’identità è accettata al posto del passaporto, viaggiare con un documento non valido può comportare il blocco alla frontiera o il respingimento.

Nei casi più estremi, fornire un documento scaduto in situazioni ufficiali potrebbe essere interpretato come omessa identificazione, e portare a sanzioni fino a 206 euro, come previsto dall’art. 651 del Codice Penale (rifiuto d’indicazioni sulla propria identità), solo se si rifiuta di fornire altri mezzi d'identificazione validi.

Quando bisogna aggiornare il documento

Oltre alla naturale scadenza temporale (10 anni per i maggiorenni), è obbligatorio richiedere un nuovo rilascio nei seguenti casi:

Cambio di residenza (facoltativo, ma consigliato per aggiornare i dati);

Cambio di nome o cognome;

Cambio di stato civile (facoltativo);

Modifica della fotografia per motivi evidenti di riconoscibilità (ad esempio, dopo interventi, invecchiamento o cambio radicale di look);

Documento deteriorato, illeggibile o danneggiato.

In tutti questi casi, è possibile procedere alla richiesta di una nuova carta d’identità elettronica (CIE) direttamente online o presso l’ufficio anagrafe del proprio comune.

Come evitare problemi: il consiglio pratico

Per evitare complicazioni, è buona norma verificare la scadenza della carta d’identità con largo anticipo, soprattutto se si prevedono viaggi, concorsi pubblici o pratiche burocratiche.
Il rinnovo può essere richiesto fino a 180 giorni prima della data di scadenza riportata sul documento.

È consigliabile inoltre avere con sé un secondo documento valido (es. patente o passaporto), soprattutto nei contesti ufficiali.