
Tra gli alimenti che associ all'autunno ci saranno certamente le castagne, quei frutti da raccogliere durante una bella passeggiata nei boschi e da cucinare poi in tanti modi, soprattutto seguendo la tipica ricetta delle caldarroste.
Se poi la raccolta è stata particolarmente fruttuosa, allora ti ritroverai con tantissime castagne che magari non consumerai immediatamente: a questo punto, dovrai capire come conservarle per i mesi successivi, in modo da poterle mangiare quando preferisci, come se fossero ancora fresche e appena raccolte. Di seguito ti mostrerò tutti i principali metodi di conservazione delle castagne, che peraltro sono anche ricche di fibre, acido folico, vitamina B e fosforo.
Se hai un cesto pieno di castagne appena raccolte, quindi ancora crude e fresche, hai a disposizione diversi modi per conservarle e fare in modo che durino per più mesi.
Ad esempio, puoi decidere di conservare le castagne nella sabbia, con un procedimento molto semplice. Ti basterà prendere un contenitore capiente e insabbiare i frutti, facendo attenzione ad alternare strati di castagne ad altri di sabbia pulita (o segatura), con la quale alla fine dovrai ricoprire il tutto. Mantenendole così a temperatura ambiente, le tue castagne si dovrebbero conservare in ottimo stato anche per 2 mesi.
Se vuoi ottenere delle castagne secche da conservare più a lungo, fino a 12 mesi, allora il primo passo sarà l'essiccazione: il metodo più utilizzato prevede di togliere la buccia dalle castagne per poi essiccarle al sole durante le ore più calde del giorno, magari disponendole su una grata che sia sollevata da terra. Ripeti la procedura per diversi giorni, che varieranno a seconda delle condizioni meteorologiche e del caldo che provocherà la disidratazione dei frutti, ma ricordati di riportarle in casa durante la notte, perché l'umidità potrebbe restituire alle castagne tutta l'acqua già persa.
Se il clima non è ideale all'essiccazione, puoi comunque farla in forno, sempre dopo aver sbucciato le castagne: cuocile a 220° per circa un'ora e mezza e, una volta sfornate, disponile su un canovaccio sul quale farle riposare ed essiccare definitivamente a temperatura ambiente per 2 giorni.
(Articolo scritto da Gaia Cortese nell'ottobre 2021 e aggiornato da Redazione nell'ottobre 2024)