
L'orsa Jj4 è stata catturata questa notte. Dopo l'aggressione che è costata la vita al runner Andrea Papi, era partita una caccia conclusa proprio con la cattura. Il Presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, durante una conferenza stampa indetta questa mattina, ha riferito della cattura da parte del Corpo forestale Trentino avvenuta in tarda serata (ore 23 circa) con le modalità della gabbia-tubo, come era già avvenuto con altri orsi in passato. Ora JJ4 è stata portata al Centro faunistico del Casteller. È successo dopo la decisione del Tar di Trento, che aveva bloccato la procedura di abbattimento per l'orsa. Insieme a lei sono stati trovati i suoi tre cuccioli, che potrebbero motivare, come era stato nel 2020, l'aggressione ad Andrea Papi. Uno di loro è riuscito a scappare, gli altri due sono entrati con lei nella trappola tubo e sono stati poi rilasciati. L'orsa è stata attirata con della frutta approfittando della golosità tipica dell'orso.
"In tempi celeri rispetto alle problematiche tecniche e procedurali che riguardano una cattura con la trappola-tubo il corpo forestale è riuscito a catturare Jj4″, ha spiegato Fugatti, e ha continuato "Questo a dimostrazione che quando c'è la volontà di catturare in tempi celeri animali pericolosi il nostro Corpo forestale riesce a farlo in tempi veloci". Fugatti poi ha avvisato il ministro Pichetto Fratin, il Presidente della Comunità della Val di Sole e il sindaco di Caldes (dove è stato trovato morto nei boschi Andrea Papi), coinvolgendo tutti i principali attori.
"Era una notizia che avremmo voluto dare nel 2020, quando la Provincia di Trento emise due ordinanze: la prima per l'abbattimento, la seconda per la cattura di JJ4. Oggi c'è soddisfazione ma anche amarezza per quanto accaduto nel frattempo", ha spiegato Fugatti rivolgendosi ai giornalisti e ai cittadini della Regione. Il Presidente auspica che il Tar possa anticipare la propria decisione prima dell'11 maggio, poiché la Provincia è intenzionata a procedere qualora il Tar dovesse autorizzare l'abbattimento dell'orsa.
Fugatti quindi non è della stessa linea della LAV, che aveva presentato un ricorso al Tar di Trento per evitare l'abbattimento dell'orsa, poi accolto dal Tribunale. Ora altre associazioni come Oipa, Enpa e Leidaa si sono espresse con un comunicato fondandosi su nuovi presupposti e argomentazioni aggiuntive rispetto al procedimento già in corso.
"Eventuali situazioni conflittuali con gli orsi, così come con ogni altro animale selvatico, dovrebbero essere affrontate con gli strumenti di prevenzione prescritti dalle normative", affermano le associazioni. "Dinanzi all’eventualità che si potessero verificare naturali comportamenti difensivi da parte di un’orsa con i suoi piccoli, i rappresentanti istituzionali della Pat hanno fatto poco o nulla per evitare possibili incontri fortuiti con l’animale e per informare i residenti sulla reale situazione dei luoghi".
Secondo Oipa, Enpa e Leidaa, ma anche secondo la LAV, che lo aveva fatto presente nel primo ricorso esistono metodi per ottimizzare la convivenza orso-uomo per evitare possibili conflitti ci sono ma, secondo le associazioni, non sono stati attuati o sono stati attuati in modo insufficiente. Per quanto riguarda gli altri orsi Fugatti ha fatto sapere che per gli altri esemplari la Provincia sta procedendo rispetto agli impegni già assunti.