Cos’è la biodiversità urbana?

Siamo abituati a pensare che la biodiversità, quell’insieme che comprende la ricchezza e la varietà di specie presenti in un habitat, sia qualcosa di lontano dalla città, come se la natura iniziasse dove i tram finiscono. Eppure tra piante, funghi, piccoli mammiferi, uccelli e insetti, la dimensione urbana è un serbatoio di vita. Tranne forse al lunedì sera.

Una città offre un mosaico di ambienti dove tante specie possono trovare risorse e riparo. Tuttavia, adattarsi a noi umani può risultare difficile: l’inquinamento acustico e luminoso può stravolgere le abitudini e le percezioni di uccelli e insetti, ad esempio, la cementificazione rubare spazio prezioso per le specie vegetali e fungine. E le macchine e le superfici riflettenti sono ostacoli letali per gli altri animali.

Faremmo un errore a pensarci separati dalla biodiversità. La presenza di un ecosistema ricco in città è infatti fondamentale per la tua e la mia salute e sicurezza. Le piante migliorano la qualità dell’aria e contrastano l’isola di calore. Superfici verdi assorbono l’acqua dei temporali più violenti. Parchi e corsi d’acqua pieni di vita supportano il nostro benessere psicologico e ci offrono aree ricreative e di coesione sociale.

La buona notizia è che lo spazio urbano può essere ripensato per supportare questa biodiversità. Parchi, giardini, stagni, tetti e balconi possono diventare habitat preziosi, per questo è importante chiedere alle amministrazioni delle nostre città di mettere in campo progetti che li ampliano e li collegano tra loro.

E forse la cosa più immediata ma non per questo meno utile è iniziare a notarla. Renderci conto di non essere gli unici a vivere la città potrebbe essere la chiave per diventare coinquilini migliori.