C’è un po’ di Luna sulla Terra: in Germania nasce una “palestra” che allenerà gli astronauti alla bassa gravità

A Colonia, in Germania, è stata inaugurata “Luna”: una struttura scientifica progettata per ricreare la superficie lunare e simulare le stesse condizioni ambientali che contraddistinguono il nostro satellite compresa gravità, superficie e luce. Servirà per preparare astronauti, scienziati, ingegneri ed esperti di missioni spaziali alla vita e al lavoro sul nostro satellite.
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Kevin Ben Alì Zinati 27 Settembre 2024

Oggi la Luna è un po’ più vicina. Per metterci piede ora non serve più coprire i 380mila km che la separano dalla Terra a bordo di razzi e astronavi.

È sufficiente acquistare un biglietto aereo o del treno, magari fare il pieno (di energia) all’auto e prepararsi per un viaggetto di 1500 km, più o meno.

È la distanza che c’è tra l’Italia e la città di Colonia, in Germania, dove sorge “Luna”. Si tratta di una struttura scientifica progettata proprio per ricreare la superficie lunare e simulare le stesse condizioni ambientali che contraddistinguono il nostro satellite.

"Luna" ricrea la superficie della Luna sulla Terra, più precisamente a Colonia, Germania. Photo credit: DLR/ESA

Il progetto è frutto della collaborazione tra l’Agenzia Spaziale Europea e quella Tedesca e servirà per preparare astronauti, scienziati, ingegneri ed esperti di missioni spaziali alla vita e al lavoro lassù.

L’area si stende per oltre 700 metri quadrati ed è interamente ricoperta da più di 900 tonnellate di granuli e rocce vulcaniche derivate dal basalto e lavorate per formare un materiale in grado di replicare la regolite, ovvero il mix di di sedimenti, polvere e frammenti che compongono la superficie lunare.

In mezzo tra una fila di alberi e una manciata di case a Colonia, insomma, c’è un edificio rettangolare bianco, mastodontico e un po’ misterioso dentro cui, di fatto, c’è lo spazio. Una volta varcata la soglia, si entra infatti in un ambiente buio e polveroso a cui si può accedere solamente indossando l’equipaggiamento protettivo simile alle tute degli astronauti.

Oltre 900 tonnellate di granuli e rocce vulcaniche replicano la regolite, il mix di materiali che compone la superficie lunare. Photo credit: DLR/ESA

Al suo interno gli scienziati e gli esperti dell’Esa potranno effettuare perforazioni e campionamenti fino a 3 metri sotto la superficie ma grazie all’installazione di un simulatore solare in grado di riprodurre i cicli giorno-notte potranno anche sperimentare le difficili condizioni di illuminazione che caratterizzano la Luna.

E sì, chi metterà piede dentro la struttura potrà anche assaporare la sensazione di pesare meno e saltellare come Neil Armstrong e Buzz Aldrin. Nella struttura infatti verrà integrato Puppeteer, un sistema rivoluzionario progettato allo scopo di replicare le condizioni di bassa gravità che affronta chi davvero dovesse atterrare sulla Luna.

All’interno della struttura verranno riprodotte le stesse condizioni ambientali della Luna, compresa la bassa gravità. Photo credit: DLR/ESA

Puppeteer è ancora in fase di sviluppo – una prima versione del sistema dovrebbe essere pronta entro il 2025 per entrare poi a pieno regime l’anno successivo – ma permetterà di fluttuare come si farebbe sulla Luna senza tuttavia lasciare la Terra e aiuterà dunque la ricerca scientifica sulla locomozione in condizioni di scarsa gravità, la progettazione di tute spaziali e strumenti per la mobilità per l’esplorazione lunare.

“Luna rappresenta un importante passo avanti nei nostri sforzi per preparare l'esplorazione umana della Luna e oltre” ha spiegato Daniel Neuenschwander, direttore dell'Esplorazione Umana e Robotica dell’ESA.

Dalla Terra alla Luna diceva qualcuno, no?

Fonte | Esa