C’erano una volta: gli animali già estinti a cui la Terra ha detto addio

Dal Mammut al Dodo, fino allo Stambecco dei Pirenei e, più recentemente, il pesce spatola cinese. Sono solo alcuni degli animali estinti, prima e dopo l’arrivo dell’uomo sulla Terra, che hanno abitato sul nostro Pianeta per poi abbandonarlo per sempre.
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Sara Del Dot 27 Novembre 2018

Elefanti pelosi, tigri con denti enormi, strani piccioni, pinguini giganti e anche unicorni (ma senza ali o criniera arcobaleno). In passato hanno calpestato il nostro pianeta specie animali che abbiamo rivisto soltanto nel film d’animazione “L’era glaciale”. Eppure queste e tante altre creature hanno abitato la Terra molto prima di noi.

Grazie anche alla loro efficace narrazione letteraria e cinematografica, molti degli animali estinti vivono e sopravvivono nella cultura storica del Pianeta, percepiti per lo più come abitanti a breve termine che a un certo punto hanno lasciato spazio ad altre specie, tra cui l’essere umano. Quindi, non ci stupiamo se tra i corridoi di un museo di scienze naturali ci imbattiamo in un enorme leone delle caverne imbalsamato o nello scheletro di un mammut.

Ma esistono altre specie animali la cui scomparsa è avvenuta più di recente, e non a causa di un grande freddo. Specie che oggi faremmo fatica a osservare con stupore da dietro una teca in vetro, la cui storia però un giorno potrà essere raccontata proprio come quella di Sid, Manny e Diego nel capolavoro della 20th Century Fox. Sono gli animali estinti nel corso dell’ultimo secolo, alcuni persino negli ultimi 10 anni, a causa dell’azione dell’uomo.

Tigre dai denti a sciabola

Nota anche come Macairodonte, la tigre dai denti a sciabola era un felino caratterizzato da enormi canini curvi, proprio come delle sciabole. Estinta alla fine del pleistocene, circa 10.000 anni fa, si ritiene vivesse soltanto in ambienti molto freddi, anche se è probabile che verso la fine della specie si stesse abituando a climi più miti.

Dodo

Estinto dal 1662, il Dodo, celebre pennuto incapace di volare, ha abitato l’isola Mauritius fino all’arrivo dei coloni portoghesi, che gli diedero il nome che ancora oggi si porta dietro, e deriva dal termine doudo, che significa sempliciotto. Pare che si estinse a causa della distruzione del suo habitat da parte dell’uomo. Di certo non lo ha aiutato il suo corpo goffo e l’incapacità di spiccare il volo.

Mammut

È forse il primo animale che ci viene in mente quando si parla di creature estinte. Questo antico cugino dell’elefante, molto peloso per proteggersi dal freddo e dotato di lunghe zanne per difendersi dai predatori, visse dal Pilocene fino a circa 3.500 anni fa. Resti di mammut sono stati rinvenuti in Europa, Africa, Asia e Nordamerica. Non si conosce ancora la principale ragione della loro estinzione, ma è tuttora aperto il dibattito se si sia trattato dell’eccessiva caccia da parte dell’uomo o di motivi legati al clima.

Titanoboa

Un serpente enorme, grande come un autobus. L’hanno chiamato Titanoboa e pare abbia popolato la terra subito dopo la scomparsa dei dinosauri. Si tratta del rettile più lungo mai esistito (circa 14 metri). Le sue vertebre sono state ritrovate in Colombia. Sembra che questo serpente non usasse i denti per mangiare le sue prede (che non consistevano in insetti e topini ma di creature di ben maggiore stazza), ma che gli fosse sufficiente stritolarle e schiacciarle.

Pinguino gigante

pinguino-gigante

Vissuto anche lui dopo la dipartita degli antenati dinosauri, di questo super pinguino sono state rinvenute le ossa nel 2005 su una spiaggia in Nuova Zelanda. Il ritrovamento dei suoi resti non ha lasciato spazio a dubbi: si tratta di una specie di pinguino più alto addirittura di alcuni esseri umani, che raggiunge quasi in due metri, ed è stato ribattezzato Kumimanu biceae (dal maori grande uccello mitologico).

Stambecco dei Pirenei

Dal nome ufficiale Capra pyrenaica pyrenaica, era una sottospecie dello stambecco spagnolo che visse dai Pirenei francesi fino alla Catalogna. Tra gli anni Ottanta e Novanta ne sopravvivevano soltanto una decina di specie, di cui l’ultimo maschio morì nel 1999 e l’ultima femmina nel 2000, schiacciata da un albero. Gli scienziati cercarono di clonare lo stambecco dei Pirenei, ma non ne furono in grado, riuscendo soltanto a re-immettere in natura un ibrido tra due sottospecie, creando la Capra pyrenaica victoriae.

Tigre di Giava

Si tratta di una sottospecie di tigre, leggermente più piccola del normale, che visse sull’isola di Giava, in Indonesia. Nel 1979 venne dichiarata estinta in seguito alla progressiva diminuzione del numero dei suoi esemplari a causa della riduzione del suo habitat, sacrificato a causa delle piantagioni di riso e alla caccia che decimò la sua preda principale.

Delfino di Baji River

Questo delfino viveva nelle acque dolci del fiume Azzurro, in Cina. È stato dichiarato estinto nel 2006, in seguito alla decimazione degli esemplari a causa dell’utilizzo del fiume da parte dell’uomo per spostamenti e commercio. Le imbarcazioni affollavano sempre di più il fiume, e i delfini si impigliavano nelle reti venendo pescati per sbaglio, si scontravano contro le barche e venivano intossicati dalle sostanze chimiche rilasciate nel fiume.

Bisonte del Caucaso

Sottospecie di Bisonte europeo, visse nella zona del Caucaso fino alla prima metà del ‘900, quando, dopo essere stato decimato, nel 1927 furono uccisi gli ultimi tre esemplari. Dopo il 1940 furono creati degli ibridi dal bisonte europeo e quello americano per re-immetterlo in natura.

Pesce spatola cinese

Il 2020 si era aperto con la notizia dell'estinzione del Psephurus gladius, conosciuto anche come pesce spatola cinese e minacciato già da diversi decenni. In effetti, l'animale sembrava da tempo destinato a subire le conseguenze della pesca non regolamentata effettuata proprio nel suo habitat, principalmente il fiume cinese Yangtze (o Chang Jiang) e alcuni grandi laghi. Ti sto parlando di uno dei più grandi pesci di acqua dolce esistenti al mondo, che purtroppo la rivista Science of The Total Environment ha dichiarato ufficialmente istinto a gennaio di quest'anno.

Il primo mammifero estinto per il cambiamento climatico

Nel 2019, invece, era stato dichiarato estinto il Melomys rubicola, un piccolo roditore che abitava un'isola corallina situata nello stretto di Torres e compresa tra Australia e Papua Nuova Guinea. Fin qui, potresti non trovare nulla di strano, ma devi sapere in realtà che il Bramble Cay Melomys (altro nome dell'animaletto) è diventato il primo mammifero a estinguersi a causa dei cambiamenti climatici innescati dall'uomo: in pratica, l'habitat di questo piccolo topo è stato devastato negli anni dall'innalzamento del livello del mare, rendendone impossibile la sopravvivenza.

(Modificato da Alessandro Bai il 9-12-2020)