
Avete appena preparato un’abbondante porzione di patatine fritte, gustose e croccanti, vi siete assicurati che fossero del tutto sommerse dall’olio per cucinarle a dovere. Bene, avete mangiato le patatine ma adesso si pone il problema di sbarazzarti dell’olio… fermi! Cosa fate? l'olio esausto non si getta nel lavandino! Si tratta di un rifiuto speciale e come tale va smaltito. Prima di spiegare come questo rifiuto va smaltito, facciamo una precisazione. Quello che stavate gettando nel lavandino è un olio vegetale esausto (in questo caso parliamo di RUP, rifiuto urbano pericoloso). Questo per dire che gli oli esausti possono essere di origine vegetale, per esempio l’olio d'oliva, o industriale come l’olio del motore. Entrambi, se dispersi nell’ambiente, inquinano poiché la combustione degli oli produce sostanze tossiche.
I danni recati all’ambiente da uno smaltimento fuorilegge degli oli, sono ingenti e gravi. Non a caso abbiamo usato il termine “fuorilegge”, infatti, sono previste sanzioni che nei casi più gravi culminano nell’arresto dei trasgressori. È bene, allora, sapere come si ricicla l’olio esausto con particolare riferimento a quello che utilizziamo in cucina che rientra nella categoria dei “solubili”. Le altre due categorie sono “chiari” (oli provenienti dalla lavorazione industriale e facilmente rigenerabili) e “scuri” (oli provenienti dalle macchine che subiscono trasformazioni chimiche e fisiche).
Passiamo al corretto smaltimento dell’olio esausto da cucina. Dopo averlo fatto raffreddare, filtrate l’olio con un colino in modo tale da rimuovere residui di cibo. L’olio può essere messo in una bottiglia con tappo per poi essere conferito presso le isole ecologiche dislocate nei comuni oppure, nei contenitori che si possono trovare in molti supermercati.
Gli oli esausti possono essere riciclati. Concentriamoci però su quelli vegetali che presentano caratteristiche ben diverse da quelli industriali. La nuova vita di un olio esausto vegetale può essere quella di un eco-combustibile, pensiamo al biodiesel, può diventare mangime per gli animali. Inoltre l’olio esausto da cucina può essere un ingrediente per la realizzazione di saponette e lubrificanti vegetali o impiegato in campo edilizio come distaccante.