Come ogni anno, ci si appresta ad affrontare la stagione fredda e, quindi, l’impatto che potrebbe avere l’influenza sulla salute degli individui. Il Covid ha portato con se gli strascichi della devastazione derivata dalla pandemia e per questo motivo ci si ritrova ad affrontare con una diversa consapevolezza la stagione influenzale. Ciclicamente ci si chiede se il periodo che ci si accinge ad affrontare possa essere migliore o peggiore del precedente. La risposta può essere solo ipotizzata.
Sicuramente, la maggior attenzione di ogni singolo cittadino alle misure precauzionali, l’utilizzo di presidi quali mascherine o distanziamento ma, in generale, una consapevolezza maggiore delle modalità di trasmissione delle infezioni, avranno un impatto efficace nella diffusione dell’infezione virale. Sebbene diversi dati abbiano, già da settembre, dato testimonianza di primi casi d’influenza, non c’è da dimenticare che l’attenzione mediatica sull’argomento abbia portato molte più persone a conoscenza di dati che fino a prima dello scoppio della pandemia erano appannaggio degli istituti epidemiologici e quindi degli addetti del settore.
Come ogni anno, il Ministero della Salute ha stilato un protocollo operativo InfluNet & RespiVirNet (stagione influenzale 2022-2023) che si fonda su un sistema di Sorveglianza Sentinella delle sindromi simil-influenzali, dei virus influenzali, del virus SARS-CoV-2 e di altri virus respiratori basata su Medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera Scelta e Laboratori di Riferimento Regionale per l’Influenza. Il protocollo di quest’anno ha confermato i cambiamenti introdotti l’anno scorso, non modificando, sostanzialmente nulla.
Per concludere, non è sempre semplice fare previsioni sull’andamento della stagione influenzale ma considerando i vari fattori sopracitati e la diffusione del virus non ci dovremmo aspettare una stagione peggiore rispetto a quella dello scorso anno. Perciò, come sempre, copritevi e fate attenzione ai luoghi troppo affollati. Buona stagione.