
Professore universitario italiano con oltre 20 anni di esperienza in Termodinamica, professore di Fisica tecnica industriale: è Francesco Corvaro il nome voluto dall'esecutivo di Giorgia Meloni per ricoprire il ruolo di Inviato Speciale per il Clima. Scelto questa volta dalla destra, il fisico aveva già collaborato precedentemente con il Partito Democratico, nello specifico affianco a Giovanni Legnini, ex commissario della ricostruzione del terremoto nelle quattro regioni del sud Italia per il sisma del 2016.
È stato nominato l‘8 agosto dal Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, e dal Ministro per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin. “La nomina dell’ inviato speciale per il clima conferma il peso e l’importanza che il governo attribuisce alla sfida dei cambiamenti climatici. Un tecnico di alto profilo come il Prof. Corvaro riuscirà a coniugare il rigore scientifico necessario nell’approccio a questo tema con gli indirizzi politici che il Mase mette in campo per affrontare la battaglia chiave del nostro futuro”, ha dichiarato il ministro Pichetto.
Nulla di nuovo, dunque, rispetto a quanto dichiarato dalla stessa presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Una dichiarazione elegante, che però ricalca lo slogan della destra: no al fanatismo ecologista, sì al "Vogliamo difendere la natura con l'uomo dentro".
E più o meno Corvaro sembra della stessa idea dal momento che, in una recente intervista a La Verità, ha dichiarato che è giusto agire per il clima, ma non servono catastrofismi; che il nucleare serve poiché l'elettrico non è l'unica strada; che per le case green servono sussidi. Ma soprattutto, dulcis in fundo, che "la fine del mondo non sta arrivando". Insomma, il classico gioco di sponda a cui ci ha abituati la destra sull'ecologismo: bisogna muoversi, ma senza turbare troppo le abitudini delle persone.
Ma di cosa si occuperà Corvaro nel corso del suo mandato? A spiegarlo è lui stesso dagli Stati Uniti, il suo lavoro si muoverà su due binari: il primo ha un carattere nazionale e servirà a "coordinare tutte le azioni dei vari ministeri che abbiano al loro interno riferimenti ai cambiamenti climatici", il secondo sarà più di tipo internazionale, "Rappresenterò l’Italia in tutti i tavoli tecnici e politici che per la sigla di accordi sui cambiamenti climatici laddove il ministro Fratin non potrà essere presente" , spiega Corvaro.
Il primo appuntamento per il nuovo Inviato Speciale per il Clima infatti è proprio la Cop28 che si terrà a Dubai a fine anno. Nella puntata precedente l'Italia era stata un grande assente, il ministro Pichetto Fratin infatti ha partecipato poco ai lavori dei tavoli tecnici. Quando lo ha fatto, ha dimostrato poca conoscenza dei temi e poche, quasi zero, proposte di peso. Per questo motivo nel 2022 Alessandro Modiano, che ha lasciato il posto a Corvaro, aveva svolto un operato "Costante e prezioso". A dirlo non siamo noi, ma una nota del Ministero dell'Ambiente stesso. A pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina, si potrebbe dire.