
Un insieme di scienziati che consiglia il mondo della politica può esistere solo nei film? Siamo ben lontani da Oppenheimer, quando alle menti più eccelse della fisica e della chimica è stato chiesto di progettare la bomba atomica, chi per i nazisti, chi per gli americani. Eppure esistono dei gruppi simili anche oggi.
Stiamo parlando dell'ESAF – European Science Advisors Forum, ovvero l’organizzazione che riunisce i consiglieri scientifici nazionali nominati dai Governi dell’Unione Europea.
Ne parliamo proprio ora perché è stata eletta a capo dell'ESAF proprio l'attuale presidente del CNR, Maria Chiara Carrozza. In una nota stampa la presidente ha detto: "Nel corso della mia carriera, mi sono sempre battuta per una ricerca libera e indipendente che possa contribuire ad indirizzare la società verso il benessere e l’uguaglianza sociale. In tale contesto, il ruolo degli Advisor scientifici, che mi impegno a supportare, è certamente fondamentale".
Partendo dal presupposto che il motto di questa organizzazione è "Scienza per la politica e non politica per la scienza", quasi a segnare una linea di definizione tra il mondo accademico e quello politico, gli advisor scientifici sono sostanzialmente consulenti, esperti e scienziati che detengono un mandato consultivo da parte del proprio Governo "al fine di offrire spazi di confronto e migliorare, in Europa, la cultura decisionale politica basata sulla scienza".
I membri possono far parte sia dell'Unione Europea che non, quest'ultimi infatti possono far richiesta di adesione. I governi scelgono un rappresentante, che però teoricamente non dovrebbe rispondere alla politica, in quanto non rappresentano formalmente il proprio Paese.