Chi sono e cosa fanno i consiglieri scientifici nazionali dell’European Science Advisors Forum

L’Italia ha ottenuto la presidenza dell’ESAF, ossia l’European Science Advisors Forum. Che ruolo ha e perché potrebbe essere utile per il futuro della politica?
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Francesco Castagna 20 Settembre 2023

Un insieme di scienziati che consiglia il mondo della politica può esistere solo nei film? Siamo ben lontani da Oppenheimer, quando alle menti più eccelse della fisica e della chimica è stato chiesto di progettare la bomba atomica, chi per i nazisti, chi per gli americani. Eppure esistono dei gruppi simili anche oggi.

Stiamo parlando dell'ESAF – European Science Advisors Forum, ovvero l’organizzazione che riunisce i consiglieri scientifici nazionali nominati dai Governi dell’Unione Europea.

Ne parliamo proprio ora perché è stata eletta a capo dell'ESAF proprio l'attuale presidente del CNR, Maria Chiara Carrozza. In una nota stampa la presidente ha detto: "Nel corso della mia carriera, mi sono sempre battuta per una ricerca libera e indipendente che possa contribuire ad indirizzare la società verso il benessere e l’uguaglianza sociale. In tale contesto, il ruolo degli Advisor scientifici, che mi impegno a supportare, è certamente fondamentale".

Advisor scientifici, chi sono e cosa fanno?

Partendo dal presupposto che il motto di questa organizzazione è "Scienza per la politica e non politica per la scienza", quasi a segnare una linea di definizione tra il mondo accademico e quello politico, gli advisor scientifici sono sostanzialmente consulenti, esperti e scienziati che detengono un mandato consultivo da parte del proprio Governo "al fine di offrire spazi di confronto e migliorare, in Europa, la cultura decisionale politica basata sulla scienza".

I membri possono far parte sia dell'Unione Europea che non, quest'ultimi infatti possono far richiesta di adesione. I governi scelgono un rappresentante, che però teoricamente non dovrebbe rispondere alla politica, in quanto non rappresentano formalmente il proprio Paese.