Ci ha lasciato Bingo, lo scimpanzé simbolo di una coscienza animalista e di una libertà conquistata

È morto nella struttura che lo ospitava in Spagna, dopo la sua liberazione dal Parco Pertini di Livorno, uno zoo urbano “tollerato” fino agli anni Novanta. Bingo era uno scimpanzé speciale e, per le vicende della sua esistenza, è diventato simbolo di una coscienza animalista fino a pochi decenni fa inesistente in Italia e simbolo di una libertà conquistata nel tempo.
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Gaia Cortese 22 Giugno 2021

Scartava con abilità le caramelle, girava il tè con il cucchiaino e incantava i bambini che andavano al Parterre di Livorno a vederlo. Bingo era uno scimpanzé speciale che oggi non c’è più perché è deceduto in una struttura in Spagna dove viveva in semi libertà. Ma Bingo era anche un simbolo di libertà e dignità restituita ad un animale costretto alla prigionia per il volere umano. Una storia che merita di essere raccontata per onorare la scomparsa di questo scimpanzé davvero unico.

Tutto ha inizio al Parco Pertini, o Parterre, di Livorno. Oggi in questo parco si possono osservare anatre e galline, ma un tempo era popolato da animali esotici come leoni, macachi, scimpanzé e lama. Tra questi, c’era anche Bingo, arrivato da un circo per essere nuovamente rinchiuso in una delle gabbie di questo zoo urbano.

Quando finalmente negli anni Novanta, una coscienza animalista inizia a farsi sentire e gli animali in gabbia iniziano a indignare, il Parterre viene dismesso, tutti gli animali fino a quel momento ospitati nello zoo vengono trasferiti altrove, in strutture e ambienti più dignitosi per la loro natura, tutti ad eccezione di Bingo che rimane rinchiuso nella sua gabbia di pochi metri quadrati fino al 2004.

Un giorno, grazie alla sensibilità di una crocierista inglese che sporge denuncia nel vedere lo scimpanzé dietro le sbarre, e al conseguente intervento di un’associazione animalista di Livorno, Bingo viene finalmente trasferito in un centro di riabilitazione per primati in Olanda, nella città di Almere. Qui Bingo riesce ad ambientarsi in modo sorprendente, tanto da aiutare addirittura alcuni suoi simili a inserirsi nel gruppo ed essere considerato alla pari di un "professore di socializzazione".

"In quegli anni è nata una grande amicizia con Antoine, uno scimpanzé che era stato trovato legato a una catena dentro una cantina buia che ha trovato in Bingo un aiuto indispensabile per superare i momenti di terrore che aveva provatoracconta a Il Tirreno Elsa Elena Meniconi, membro dell’associazione animalista livornese, che fin dall’inizio ha preso a cuore la storia di Bingo, tanto da farne un libro (“L’ultimo scimpanzé”, ndr) -. Poi Bingo è stato spostato in Spagna, in una struttura ancora più grande e caratterizzata da un clima più adatto per una vita in semilibertà". 

Alla sua morte Bingo poteva avere 50 anni, forse 60. Uno degli ultimi ex ospiti del Parterre di Livorno, ma soprattutto un simbolo di una libertà che è dovuta agli animali costretti a un’assurda vita dietro le sbarre.