Ci sono 9000 specie di alberi ancora da scoprire, ma potremmo non conoscerle mai a causa dei cambiamenti climatici

Secondo un nuovo studio, al mondo esisterebbero circa 73mila specie di alberi diverse, di cui 9200 non ancora censite. Si pensa che il 40% delle specie ancora da scoprire si trovi in Sud America, ma le variazioni di temperature e precipitazioni ne minacciano la sopravvivenza.
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Martina Alfieri 1 Febbraio 2022

Esistono migliaia di specie di alberi al mondo che non conosciamo. Secondo un nuovo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Proceedings of the National Academy of Science, sarebbero addirittura 9200 le specie arboree presenti sulla Terra ancora non censite. Alcune di queste, però, potremmo arrivare a non scoprirle mai a causa dei cambiamenti climatici che ne minacciano la sopravvivenza.

È possibile che gli alberi finora sconosciuti, essendo rari e presenti in aree poco estese, subiscano più facilmente le conseguenze negative della crisi climatica. In particolare, il nuovo studio stima che il 40% delle nuove specie viva in Sud America, in ecosistemi storicamente stabili dal punto di vista climatico. Qui, la flora non si sarebbe ancora evoluta per adattarsi ai cambiamenti sopraggiunti solo in tempi recenti.

Proprio per questo, le alterazioni atmosferiche e le variazioni sempre più frequenti nelle medie stagionali di temperature e precipitazioni rischiano di danneggiare la ricchezza di biodiversità sudamericana.

"Sappiamo che stiamo perdendo alberi a causa della deforestazione e del cambiamento climatico – le specie si stanno estinguendo", ha detto Peter Reich, co-autore dello studio e direttore dell'Istituto di Global Change Biology presso l'Università del Michigan. "In realtà, è importante sapere che cos’abbiamo prima che vada perduto".

Gli alberi rivestono un ruolo fondamentale nel contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici, contribuendo a contenere i livelli di CO2 nell'atmosfera. La loro presenza è anche indispensabile per l’equilibrio degli ecosistemi: basti pensare l’immensa varietà di uccelli e di insetti che abitano zone come la foresta tropicale.

"Penso che questo studio ci aiuti a capire l’importanza di quello che facciamo – continua Reich –  e ci spinga verso dei cambiamenti, che in realtà già conosciamo, nei modi in cui usiamo l'energia e la produciamo, nel modo in cui produciamo il nostro cibo, nel modo in cui viviamo sul pianeta".