Da 94 a oltre 1000 esemplari in vent’anni: aumento record per la lince iberica, il carnivoro più minacciato d’Europa

Non si può dichiarare completamente fuori pericolo, ma l’ultimo censimento lascia ben sperare. Le popolazioni della lince iberica sono aumentate di 10 volte negli ultimi 20 anni, grazie al lavoro del WWF spagnolo, delle Amministrazioni locali e dei programmi di protezione attuati a livello europeo.
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Gaia Cortese 26 Giugno 2021

Negli ultimi vent’anni, la popolazione selvatica della lince iberica (Lynx pardinus), o lince pardina, è aumenta di dieci volte. Un risultato record se si considera che questa specie era stata dichiarata a rischio di estinzione nel 2002, quando in tutta la penisola iberica meridionale restavano solamente 94 esemplari. Tuttavia, grazie all’impegno del WWF spagnolo, delle Amministrazioni locali e della Comunità Europea con i progetti LIFE dedicati alla specie, in due decenni si è arrivati a censire ben 1.111 esemplari di lince iberica, con oltre 200 femmine in età riproduttiva.

"Questo è un grande successo di conservazione in Spagna e in tutto il mondo – ha dichiarato, dopo aver appreso la notizia, Juan Carlos del Olmo, CEO di WWF Spagna – Poche specie sfuggono ad una situazione così critica come quella della lince iberica. La notizia di oggi è il risultato del lavoro instancabile e collettivo di più di 20 amministrazioni e organizzazioni, così come di molti individui. Il WWF è orgoglioso di aver contribuito a questi sforzi attraverso il nostro lavoro negli ultimi 20 anni". 

Da 94 a 1.111 esemplari in vent'anni. La lince iberica non è ancora fuori pericolo, ma i recenti programmi di protezione attuati hanno portato a un risultato record.

Oltre ai progetti per la gestione e la tutela dell’habitat naturale delle linci e alla loro protezione, hanno svolto un ruolo chiave anche i programmi di conservazione “ex situ” e le attività di riproduzione in cattività e reintroduzione di esemplari nell’ambiente.

Ma fai attenzione. Non devi tradurre la bella notizia che ti ho appena dato come un motivo per abbassare la guardia. La lince iberica, infatti, non è ancora al sicuro. Per dichiararla fuori pericolo è necessario raggiungere un numero di esemplari maggiore, almeno tra le 3.000 e le 3.500 linci, con almeno 750 femmine in età riproduttiva, una quota “rassicurante” che si spera di poter raggiungere entro il 2040.

Occorre perseguire l'obiettivo di voler sradicare minacce come le uccisioni accidentali e non, e continuare a sostenere anche le popolazioni di conigli che negli ultimi anni sono state decimate. Generalmente la lince iberica caccia conigli selvatici , lepri, o altri animali di piccole dimensioni, ma dal momento che in Spagna e in Portogallo le popolazioni di conigli sono notevolmente diminuite a causa di un’epidemia di mixomatosi (una patologia provocata da un virus), anche la conservazione dei conigli diventa fondamentale, affinché la lince pardina non si trovi a dover cacciare daini, caprioli e anatre.