
Molto popolare nelle abitazioni e nei cortili, il ciclamino è una pianta perenne appartenente al genere Cyclamen, che comprende più di una ventina di specie diverse: è originaria dell’Asia minore, del Nord Africa e del bacino del Mar Mediterrraneo.
Il ciclamino (Cyclamen) è una pianta autunnale che appartiene alla famiglia della Primulaceae ed è in grado di resistere senza particolari cure durante l'inverno, necessitando invece di maggiori attenzioni in estate, quando la pianta attraversa una fase dormiente in attesa di una nuova fioritura, il cosiddetto riposo vegetativo.
Nello specifico, in Italia, le specie spontanee di ciclamino sono il Cyclamen purpurescens conosciuto anche come europaeum, il Cyclamen repandum e il Cyclamen hederifolium, tutte in grado di produrre fiori con svariate tonalità, che variano dal bianco al lilla.
È proprio questa girandola di colori a far sì che i ciclamini siano molto richiesti e apprezzati, poiché ideali per decorare sia i giardini che i balconi di casa, considerato che la fioritura di questa pianta può portarsi dall'autunno fino alla primavera successiva, resistendo anche alle temperature più fredde dell'inverno.
A rendere affascinante il ciclamino, poi, è anche il suo duplice significato: il veleno contenuto nelle sue radici ha portato in passato (si parla addirittura del Medioevo!) ad associare la pianta alla diffidenza, ma questo punto di vista era ribaltato per gli antichi romani, dai quali proprio la tossicità dei ciclamini veniva considerata una barriera contro ulteriore energia negativa, rendendo di fatto questi fiori degli amuleti portafortuna. Nell'antica Grecia, invece, la forma dei petali che richiamerebbe un utero ha reso questa pianta anche simbolo di fertilità.
Il ciclamino si può coltivare in piena terra o in vaso. Le piante di ciclamino possono essere coltivate anche in appartamento nella stagione invernale, ma in questo caso possono risentire della secchezza dell’aria a causa degli impianti di riscaldamento: prova a nebulizzare di tanto in tanto le foglie con acqua distillata per garantirle un po' di umidità.
Il ciclamino è una pianta perenne coltivata sia all'interno che all'esterno, a seconda della specie e delle condizioni ambientali. Le due varietà più comuni sono il ciclamino persicum, adatto come pianta d'appartamento, e il ciclamino europeo, più indicato per l’esterno.
Specie di ciclamino in Italia
Cyclamen hederifolium: noto come ciclamino napoletano, produce fiori dal bianco al lilla tra agosto e novembre ed è resistente alle basse temperature.Cyclamen purpurescens (europaeum): chiamato ciclamino alpino, è profumato e fiorisce in estate, da agosto a settembre, con fiori rosa.Cyclamen repandum: detto ciclamino primaverile, fiorisce tra aprile e maggio con fiori viola chiaro o fucsia, ed è ideale per la coltivazione in piena terra.
La propagazione avviene per divisione del bulbo. È importante che ogni parte abbia radici e che i tagli vengano lasciati asciugare prima di piantare.
Coltivazione a terra: le specie piccole o medie possono essere coltivate all'aperto, in posizione ombreggiata e protetta dal gelo. Il terreno deve essere ben drenato e ricco di sostanze organiche.Coltivazione in vaso: in casa, evita la luce diretta e mantieni temperature non troppo calde. Pianta i bulbi a 5-8 cm di profondità e lascia spazio tra di essi.
In inverno, il ciclamino entra in riposo vegetativo. Deve essere tenuto a temperature tra 6 e 18°C con luce indiretta. Riduci le irrigazioni e proteggi le piante esterne dal gelo con pacciamatura.
Il mal bianco può essere trattato con prodotti specifici o rimedi naturali come il macerato di equiseto. Evita eccessi d’acqua per prevenire muffe e marciume radicale. Se la pianta si affloscia o le foglie ingialliscono, potrebbe indicare un ambiente troppo caldo o poco illuminato.
Annaffiatura: irrigare ogni 3-4 giorni, evitando ristagni. Ridurre le innaffiature durante il riposo vegetativo estivo.Fioritura: avviene tra autunno e inverno. Evitare ristagni e concimare regolarmente per prolungare la durata dei fiori.Potatura: dopo la fioritura, rimuovere le parti secche e conservare i semi per la semina estiva.