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Ciclone Boris, una nuova alluvione in Romagna e nelle Marche

Una nuova alluvione si è abbattuta sull’Emilia-Romagna e sulle Marche dopo l’arrivo in Italia della tempesta Boris, il ciclone extratropicale.
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Mattia Iannantuoni 20 Settembre 2024

Nelle poche ore tra il 17 e il 19 settembre sono caduti più di 350 mm di pioggia sui territori dell'Emilia-Romagna, molto più dei soliti 70 e 90 che si vedono a settembre. Ma perché è successo?

Ciclone Boris in Europa e in Italia

Dal 12 settembre in Europa infuria la tempesta Boris. Prima in Austria, Polonia, Ungheria, Romania, Repubblica Cieca e Slovacchia, poi è arrivata in Italia, in particolare in Romagna e Marche. In pochi giorni ha provocato almeno 24 vittime accertate, migliaia di sfollati, strade e linee del treno interrotte e danni per centinaia di milioni di euro in tutti questi Paesi.

Tutto ciò rientra tra gli eventi estremi che un tempo sì accadevano, ma non si ripetevano così spesso e certamente non con tutta questa intensità. Se guardiamo i report degli ultimi anni di Legambiente, che periodicamente conta quanti disastri di questo tipo si sono abbattuti sulla penisola, scopriamo che il loro numero è in continua crescita. Il motivo ce lo dice la fisica: l’atmosfera del pianeta si sta surriscaldando velocissimamente a causa delle grosse quantità di gas serra come la CO2 prodotte dalle fonti di energia sporca, i combustibili fossili. Aria più calda assorbe più umidità. Cioè trattiene più acqua. Quando finalmente poi la scarica, ne rovescia tantissima tutta insieme, molto più di quanto i suoli e le reti dei fiumi e torrenti ne riescono ad assorbire.

Alluvione in Romagna e Marche: colpa della crisi climatica?

Prima di poter collegare nello specifico la tempesta Boris al riscaldamento globale dovremo aspettare i risultati degli studi di attribuzione, cioè delle analisi molto specifiche che servono a capire se c’è questo legame di causa-effetto diretto. Ci vorrà qualche giorno o settimana per elaborarle. Tuttavia già ora la fisica che conosciamo bene ci dice che temperature medie dell’atmosfera e dell’acqua del Mediterraneo più alte creano le condizioni ideali perché tempeste come Boris avvengano.

E questo è bene che lo teniamo a mente, soprattutto perché la conversazione pubblica di questi giorni si concentrerà tanto su cosa è successo ma poco sui perché. E sinceramente è un po’ strano. Se io rovescio dell'acqua sul tavolo e dico: “Oh no, si è rovesciata l’acqua sulla scrivania!” è normale che a te venga da chiedermi “Ok, ma come è successo?”. Le cause sono da discutere tanto quanto le conseguenze, e averle ben chiare ci aiuta. Proprio perché episodi come questi sono un triste allarme su cosa succede se non ci prepariamo ad affrontare e prevenire al più presto i danni e i pericoli di un clima che cambia.