
Ogni volta che un virus o un parassita "oltrepassa" il confine e arriva in Italia scatta l'allerta da parte dei cittadini e delle istituzioni. In questo caso si tratterebbe della cimice da letto, un insetto-parassita che si nasconde nelle cuciture dei tessuti di vestiti o rivestimenti e che, dopo essersi diffuso rapidamente a Parigi, potrebbe essere già arrivato nel nostro Paese.
Niente panico però, perché basta una rapida ricerca online per capire come le infestazioni da cimici da letto in realtà si siano verificate anche in passato. Non si tratta di una novità, dunque, anche perché le aziende di disinfestazione presenti in Italia sanno già come intervenire in maniera rapida per far sì che le femmine di questo parassita non si riproducano più, uccidendo sia gli esemplari che le sue uova.
Anche se può sembrare ormai una banalità, è sempre il caso di ricordarlo: gli insetti infestanti spesso si riproducono e si diffondono per via delle alte temperature. Secondo una previsione avanzata sulla base dei dati del Centro Europeo di Reading, ci saranno autunni e inverni con temperature mai registrate: più caldi, con assenza di neve in pianura, e le regioni del Centro Sud saranno coinvolte da un’estate ininterrotta.
Anche se sappiamo che questi insetti si possono eliminare, l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie è critico sulle misure adottate finora. Da quanto emerge in un documento diffuso dall'Istituto: "Le cimici dei letti sono insetti sfuggenti, si nascondono in un gran numero di crepe e fessure e come tali richiedono un’attenzione particolare per essere scovati ed eliminati. La limitata esperienza pratica di controllo ha comportato una mancanza di diagnosi delle infestazioni associata a trattamenti spesso fallimentari. In conclusione, si può affermare che le inadeguate strategie di controllo applicate fino a pochi anni fa hanno avuto come conseguenza un inevitabile aumento del numero di infestazioni".
Per questo motivo, il Comune di Parigi ha chiesto un piano nazionale per combattere il problema. Il riscaldamento globale è amico di questo parassita infestante, ma è nemico di uomini, donne e bambini. A tal proposito infatti, l'Unità Operativa di Dermatologia dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù aveva già segnalato nel 2022 che "In città gli insetti più comuni sono sicuramente le zanzare, ma non bisogna trascurare anche quelli che non volano come le cimici, le pulci e le zecche. Generalmente colpiscono in estate e in autunno, ma con i cambiamenti climatici e la comparsa di nuove specie, gli artropodi possono presentarsi anche in periodi insoliti dell'anno".
Tra le altre cause per cui questi insetti si sono diffusi rapidamente emergono:
In uno studio pubblicato sulla rivista scientifica ScienceDirect nel 2016, i ricercatori hanno indagato la temperatura massima critica (CTmax) di sopravvivenza delle cimici da letto. Dalla ricerca è stato scoperto che: "La temperatura è un fattore critico alla base dell'abbondanza e della distribuzione degli organismi (Molles, 2012, Price et al., 2011). In particolare, la comprensione del massimo termico critico (CTmax) degli organismi è importante in quanto le temperature continuano ad aumentare e il cambiamento climatico produce una maggiore variabilità delle temperature (Cox et al., 2000, Walther et al., 2002)".
I ricercatori aggiungono che la comprensione della CTmax non è importante solo in relazione ai cambiamenti climatici, ma è fondamentale anche per i parassiti associati all'ambiente urbano interno, che spesso sono al riparo dagli effetti dei cambiamenti climatici.