Circondato da colline e distese di vigneti, Soave, la città del vino, è il borgo dei borghi 2022

Soave, in provincia di Verona, ha vinto il concorso del “Borgo dei borghi 2022”. Patria di produzione del vino Soave DOC, questo borgo merita di essere visitato per la bellezza delle sue strade e dei suoi monumenti risalenti al Medioevo.
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Gaia Cortese 19 Aprile 2022

Il borgo dei borghi 2022 è Soave. Votato da una giuria di qualità per il concorso promosso ogni anno dalla trasmissione televisiva Kilimangiaro dedicata a viaggi e turismo, Soave è risultato il borgo vincitore per questa edizione.

Conosciuto per essere una "città del vino", visto e considerato che qui viene prodotto il bianco che porta il suo nome, Soave, in provincia di Verona, è un borgo davvero delizioso, incorniciato tra colline, pendii e verdi distese di vigneti che conquistano chiunque decida di visitare questi luoghi.

Un mix di natura e piaceri per il palato poiché, essendo la patria di produzione del vino Soave DOC, qui è anche possibile visitare numerose cantine vinicole e soprattutto la rinomata Strada del vino, un percorso di circa 50 km che attraversa un paesaggio immerso tra ville, castelli e vigneti.

Ai piedi dei monti Lessini, Soave è un borgo medievale circondato dalle antiche mura, al cui interno spicca il famoso castello scaligero costituito da un’alta torre, il Mastio, e da tre cortili di varie dimensioni. Il castello è caduto in stato di abbandono, dopo essere stato ridotto per un lungo periodo a fattoria, ma nel 1890 è stato sottoposto a restauro dal senatore del Regno Giulio Camuzzoni, sindaco di Verona dal 1867 al 1883, che ne è poi diventato il proprietario.

In origine il borgo era un piccolo centro lungo la Via Postumia, la strada romana che collegava tutta la Gallia Cisalpina, l’odierna Pianura Padana, ma è nel Medioevo che il centro storico di Soave raggiunge il suo maggior splendore.

Il cuore della città medievale è Via Roma su cui si affacciano i principali monumenti: del borgo dal Palazzo di Giustizia al Palazzo del Capitano (sede del comune di Soave), fino al Duomo che merita sicuramente di essere visto. Fuori dalle mura merita anche il Santuario della Madonna della Bassanella, che si può visitare facendo una breve sosta a Borgo Bassano.

“La vittoria di Soave è un segno tangibile della ricchezza del patrimonio paesaggistico del Veneto – ha commentato a L’Arena Luca Zaia, Presidente della Regione Veneto -. Ambiente, cultura ed enogastronomia sono dei fondamentali biglietti da visita per una Regione che non a caso è la prima in Italia per presenze turistiche. A tutta l’amministrazione comunale vanno le mie congratulazioni per aver guadagnato un ambito riconoscimento grazie ad un lavoro di squadra”.