Clima, salvare il mondo si può: non solo a parole, ma con le scelte di ogni giorno

L’anno scorso abbiamo visto tutti l’Amazzonia andare in fumo. Poi abbiamo visto l’Australia ridursi in cenere, e abbiamo pianto per i koala ustionati. Abbiamo visto gli incendi in America, i tifoni in Asia, le trombe d’aria a pochi chilometri dalle nostre case. Tutti effetti dei cambiamenti climatici, innescati dalle emissioni di CO2. I giovani, e perfino i bambini, hanno capito che bisogna cambiare, e l’hanno chiesto a gran voce. Adesso tocca agli adulti, per non lasciare ai nostri figli un pianeta morente. Come? Anche solo con piccole scelte quotidiane.
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Ciaopeople Studios 15 Ottobre 2020

Della questione clima si parla ormai da tempo, fin dalla Conferenza di Rio del 1992. Ma negli ultimi anni il tema è diventato di pressante attualità perché gli sconvolgimenti provocati dalle emissioni di CO2 sull’ecosistema hanno raggiunto livelli allarmanti: tutti ricordiamo i devastanti incendi che hanno colpito la foresta amazzonica, con le colonne di fumo visibili perfino dallo spazio e gli appelli di tanti personaggi del jet-set internazionale. E tutti abbiamo ancora davanti agli occhi le immagini dei koala e dei canguri arsi vivi nei roghi in Australia, ma anche la foto, divenuta virale, di un orso polare tanto magro da essere quasi scheletrico a causa (probabilmente, ma il vero motivo è stato oggetto di dibattito) della scomparsa del suo habitat.

Gli effetti del riscaldamento globale

E se la dicitura “eventi estremi” per indicare fenomeni meteorologici di grande violenza ormai è entrata nel linguaggio comune perché questi episodi purtroppo non sono più rari, chiunque ha sentito parlare anche dello scioglimento dei ghiacciai polari – ma anche dell’inesorabile arretramento di quelli alpini – e degli effetti che questo fenomeno avrebbe, con l’innalzamento dei mari e l’arretramento delle linee costiere: città come Venezia, Bangkok e Shanghai scomparirebbero, completamente sommerse dall’acqua.

Il ruolo della CO2

Tutti fenomeni, quelli provocati dal riscaldamento globale, che secondo la maggior parte degli scienziati sono da attribuire alle attività umane e alle crescenti emissioni di gas serra. E in particolare di anidride carbonica, la famigerata CO2 che, rilasciata soprattutto a causa dell’utilizzo di combustibili fossili, non riesce a essere riassorbita dalle piante anche per via della progressiva deforestazione incontrollata di vaste aree verdi, in particolare in America latina e in Asia. E una volta immessa nell’atmosfera del pianeta, la CO2 aumenta l’“effetto serra”, trattenendo cioè il calore del sole in misura maggiore rispetto alla norma.

Da Greta agli scienziati, il mondo si mobilita

Una situazione che, secondo diversi studi, sta ormai diventando insostenibile: da più parti si sono così moltiplicati gli appelli per rinunciare alle fonti fossili investendo invece su quelle rinnovabili, cambiando stile di vita e cercando di invertire la tendenza per non rischiare di lasciare ai nostri figli un pianeta morente, soffocato dalle sue stesse emissioni. Un appello al quale hanno aderito non solo esponenti della comunità scientifica e vip, ma anche milioni di giovani, ispirati dalla figura di Greta Thunberg e dei suoi “Friday for Future” (gli “scioperi” del venerdì per chiedere ai governanti di intervenire in modo incisivo). Perché ormai la situazione angoscia perfino i bambini, che nel video “Un quiz per salvare la Terra” esprimono tutta la loro preoccupazione.

Serve l’impegno di tutti

Per questo, ora più che mai, per dare una svolta al futuro del pianeta, è necessario l’impegno di ciascuno. Per cambiare le cose non bisogna aspettare le decisioni dei governi e gli obiettivi delle conferenze sul clima. Per aiutare concretamente la Terra, si può partire anche dalle piccole scelte quotidiane. Ad esempio prestando attenzione alla raccolta differenziata dei rifiuti, o non sprecando acqua ed energia, o cercando di limitare il proprio impatto sulle emissioni di gas serra. E scegliendo di fare la spesa da chi si preoccupa davvero dell’ambiente: come MD, che proprio in questo contesto ha avviato lo scorso anno il progetto “La Buona Spesa non solo a parole”, che quest’anno prosegue ampliato e potenziato.

L’iniziativa di MD contro le emissioni

Nel 2019, infatti, per fare la propria parte nella lotta ai cambiamenti climatici, MD ha deciso di fare neutralizzare le emissioni di CO2 di 25 camion utilizzati nel corso dell’anno per la consegna delle merci ai propri discount, e lo ha fatto “adottando” un’area verde capace, con i suoi alberi, di assorbire tutta l’anidride carbonica emessa durante i viaggi di questi mezzi. Si tratta di un’area estesa per 100,5 ettari, pari a 23.850 alberi che, collocati nelle province di Mantova, Rovigo e Cremona, sono in grado di “smaltire” in un anno ben 1.800 tonnellate del gas responsabile del riscaldamento globale. E visto il successo dell’iniziativa, il progetto prosegue anche quest’anno, con un obiettivo ancor più ambizioso: quello di neutralizzare le emissioni dell’intera flotta di mezzi di MD, adottando tutti gli alberi necessari ad assorbire la CO2 emessa durante i loro spostamenti.

Un’iniziativa della quale anche i clienti MD sono protagonisti, infatti, acquistando i prodotti aderenti al progetto potranno contribuire alla sua realizzazione: non solo a parole ma con scelte quotidiane.