
La pandemia ci ha fatto capire che c’è qualcosa, nei nostri modelli economici e di consumo, di profondamente sbagliato. Nonostante questo, però, la questione climatica e ambientale continua a essere ignorata dalla classe politica, che non fa che concentrarsi su tutt’altro. Così, è necessario intervenire e alzare la voce per portare l’attenzione sul tema e creare un cambiamento reale.
È questo il tema del nuovo Climate Strike nazionale, il primo “live” dopo il lockdown, in cui i ragazzi e le ragazze del movimento Fridays for Future torneranno ad affollare le piazze di decine di città in tutto il Paese per ribadire ciò che hanno sempre detto: che bisogna agire, qui e ora, senza ulteriori indugi. È la storia più recente a dimostrarcelo.
Oggi, quindi, come ogni volta, i giovani attivisti si troveranno muniti di cartelli e slogan e daranno il via all’onda verde anche se, questa volta, a distanza di sicurezza. Gli organizzatori hanno infatti assicurato il rispetto delle normative anti-Covid durante il corteo e l’intera manifestazione, una manifestazione che sarà, quindi, diversa eppure più necessaria che mai.
Nello specifico, gli organizzatori hanno assicurato che garantiranno la possibilità di mantenere la distanza interpersonale di almeno 1 metro tra i partecipanti gestendo appositamente gli spazi della manifestazione, inoltre ci sarà l'obbligo di indossare mascherine e dispositivi di protezione individuale e saranno messi a disposizione distributori di gel disinfettante.
La ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina ha inviato una email all'organizzazione chiedendo che lo sciopero venisse fatto nel pomeriggio per consentire la maggiore partecipazione degli "studenti medi", ma per i Fridays ciò contrasterebbe con il senso stesso dello sciopero scolastico.
Come al solito, quindi, il raduno avverrà alle 09.30, a Milano nello specifico l'appuntamento è previsto in Piazza Cairoli. In seguito i ragazzi si sposteranno verso piazza Duomo.