Climate Strike: dopo il lockdown i Fridays for Future tornano in piazza per difendere il clima

Oggi 9 ottobre è il giorno del nuovo Climate Strike nazionale, il primo dopo il lockdown. I giovani attivisti di Fridays for Future torneranno in piazza per riportare l’attenzione politica sulla questione climatica.
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Sara Del Dot 9 Ottobre 2020

La pandemia ci ha fatto capire che c’è qualcosa, nei nostri modelli economici e di consumo, di profondamente sbagliato. Nonostante questo, però, la questione climatica e ambientale continua a essere ignorata dalla classe politica, che non fa che concentrarsi su tutt’altro. Così, è necessario intervenire e alzare la voce per portare l’attenzione sul tema e creare un cambiamento reale.

È questo il tema del nuovo Climate Strike nazionale, il primo “live” dopo il lockdown, in cui i ragazzi e le ragazze del movimento Fridays for Future torneranno ad affollare le piazze di decine di città in tutto il Paese per ribadire ciò che hanno sempre detto: che bisogna agire, qui e ora, senza ulteriori indugi. È la storia più recente a dimostrarcelo.

Oggi, quindi, come ogni volta, i giovani attivisti si troveranno muniti di cartelli e slogan e daranno il via all’onda verde anche se, questa volta, a distanza di sicurezza. Gli organizzatori hanno infatti assicurato il rispetto delle normative anti-Covid durante il corteo e l’intera manifestazione, una manifestazione che sarà, quindi, diversa eppure più necessaria che mai.

Nello specifico, gli organizzatori hanno assicurato che garantiranno la possibilità di mantenere la distanza interpersonale di almeno 1 metro tra i partecipanti gestendo appositamente gli spazi della manifestazione, inoltre ci sarà l'obbligo di indossare mascherine e dispositivi di protezione individuale e saranno messi a disposizione distributori di gel disinfettante.

La ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina ha inviato una email all'organizzazione chiedendo che lo sciopero venisse fatto nel pomeriggio per consentire la maggiore partecipazione degli "studenti medi", ma per i Fridays ciò contrasterebbe con il senso stesso dello sciopero scolastico.

😳 Sì: la ministra Azzolina si augura, anzi ci consiglia, che lo SCIOPERO nazionale del 9 ottobre venga svolto di POMERIGGIO. 👀 Come se uno sciopero scolastico si facesse di domenica o in orario non scolastico, appunto. 🚨 In questo momento il governo dovrebbe impegnarsi a tutelare tutti e tutte, ma ecco di cosa si preoccupa: il problema è saltare le lezioni. 🔥 Non che gli ecosistemi stiano collassando, che in sempre più paesi sia impossibile vivere a causa di temperature altissime o di inondazioni, che abbiamo sempre meno anni per salvarci e che i leader politici stanno continuando a saccheggiare il futuro di noi giovani. Macché, il problema è che i ragazzi e le ragazze perdano una giornata di scuola. 📢 Cara ministra, il 9 ottobre scioperiamo, non vogliamo fare un "allegro ritrovo", vogliamo dire basta a tutto questo e mettervi di fronte alla vostra responsabilità: non avete la situazione sotto controllo e ci volete pure impedire di manifestare per il nostro stesso futuro. 🌡 Oltre alla crisi sanitaria, dobbiamo affrontare un'altra crisi, quella climatica, o è inutile studiare se nemmeno avremo un futuro. 📄 Con o senza giustificazioni, scenderemo in piazza in sicurezza; e invitiamo tutta la cittadinanza, giovani e adulti, a unirsi a noi. 🗣 Il 9 ottobre puoi fare la differenza: hai un pianeta intero di motivi per raggiungerci in piazza! Oppure puoi rimanere indifferente e stare a guardare mentre il nostro futuro se ne va in fumo. A te la scelta. FFF #fridaysforfuture #9ottobre #azzolina

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Come al solito, quindi, il raduno avverrà alle 09.30, a Milano nello specifico l'appuntamento è previsto in Piazza Cairoli. In seguito i ragazzi si sposteranno verso piazza Duomo.