
Ti squilla il telefono. Rispondi. Nessuno parla. Ripeti “Pronto?”, ma il silenzio continua. Dopo pochi secondi riagganci. Sembra una chiamata sbagliata, ma potrebbe essere molto di più.
Queste chiamate mute nascondono una vera e propria truffa tecnologica. I criminali usano software automatici per chiamare migliaia di numeri ogni giorno. Se rispondi, il tuo numero viene segnalato come attivo e inserito in circuiti criminali, pronti per nuove frodi: dal phishing vocale al robocalling, fino alla clonazione vocale con intelligenza artificiale.
Grazie a strumenti basati sull’IA, i truffatori possono clonare la voce di una persona con pochi secondi di registrazione. Online esistono software economici e facili da usare, capaci di replicare fedelmente timbro, tono e cadenza.
Questi strumenti analizzano le caratteristiche uniche di una voce – come età, sesso, accento – e ricostruiscono una copia praticamente indistinguibile. Il risultato? Persino amici e familiari possono non accorgersi della differenza.
Una voce clonata può essere usata per mettere in atto falsi allarmi familiari, richieste di denaro urgenti o accessi fraudolenti a conti bancari. La combinazione tra IA vocale e tecniche di ingegneria sociale rende queste truffe difficili da smascherare.
Uno studio pubblicato su PLoS One ha dimostrato quanto sia difficile distinguere tra voci umane reali e sintetiche. Su 80 campioni audio analizzati, oltre la metà delle voci clonate è stata scambiata per reale.
Secondo gli esperti, regolatori, forze dell’ordine e tribunali non sono ancora pronti ad affrontare questi nuovi rischi digitali. Tracciare le chiamate e risalire ai responsabili è complicato, e mancano precedenti legali specifici.
Come spiega Hany Farid, docente di digital forensics all’Università della California (Berkeley):
“È una tempesta perfetta: oggi bastano pochi secondi di audio per clonare una voce. Anche un semplice TikTok o una storia su Instagram possono fornire materiale utile ai truffatori.”
Ecco alcune buone pratiche per proteggersi:
Gli esperti Matthew Wright e Christopher Schwartz (Università di Rochester) sottolineano anche che l’identificativo del chiamante può essere falsificato, quindi non è un elemento affidabile per riconoscere una truffa.
Le chiamate mute non sono semplici errori o numeri sbagliati: possono essere l’inizio di un attacco basato su IA vocale. È fondamentale mantenere alta l’attenzione, seguire pratiche di sicurezza e condividere queste informazioni per proteggere sé stessi e gli altri.