Colpo di scena in Toscana: dopo 500 anni sono tornati i castori

La conferma arriva da un recento studio pubblicato da quattro ricercatori italiani. La presenza dei roditori è stata riscontrata in tre province toscane: Arezzo, Siena e Grosseto. Considerando che l’areale del castoro europeo si trova molto più a nord, si ipotizza che gli esemplari avvistati in Toscana siano il frutto di un rilascio locale non autorizzato.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Federico Turrisi 14 Luglio 2021

Guarda chi si rivede, è proprio il caso di dirlo. Il castoro europeo (Castor fiber il nome scientifico della specie) è tornato a popolare alcuni corsi d'acqua in Toscana, dopo che per secoli era stato creduto estinto nell'area. Gli esemplari sono stati avvistati in Maremma, lungo il fiume Ombrone, e anche nell'Aretino e nel Senese.

A confermare questa eccezionale scoperta è stato un recente studio pubblicato sulla rivista scientifica Hystrix e condotto da quattro ricercatori italiani: Chiara Pucci e Davide Senserini, due tecnici della fauna selvatica freelance, Giuseppe Mazza del Crea (il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria) ed Emiliano Mori, ricercatore dell’Università di Siena e del CNR. Dopo il rilevamento di segni inequivocabili della presenza del roditore, anche attraverso fototrappole, le analisi genetiche effettuate dagli esperti hanno spazzato via ogni dubbio e confermato che la specie individuata era proprio quella del castoro eurasiatico.

Il fatto sorprendente è che finora gli unici esemplari di castoro segnalati in Italia sono molto più a nord, nelle province di Bolzano e di Udine. Come hanno fatto ad arrivare in Toscana? L'ipotesi degli studiosi è che si tratti del frutto di alcuni rilasci locali non autorizzati. Il numero degli individui che vivono nell'area è al momento sconosciuto, ma il sospetto è che si sia già formato un piccolo nucleo. "Oltre alle registrazioni di individui adulti, la presenza di almeno un giovane suggerisce che nel 2020 potrebbe essersi verificatala la riproduzione in natura", aggiungono i ricercatori.

La notizia comunque è davvero straordinaria, se pensiamo che il castoro era considerato estinto dal Cinquecento. Questa specie infatti è scomparsa soprattutto per colpa della caccia indiscriminata, dal momento che era assai ricercata per la sua pregiata pelliccia e per l'estrazione del castoreo, una secrezione ghiandolare utilizzata nella medicina tradizionale e nella cosmesi. Adesso – conclude lo studio – è importante che vengano promosse azioni immediate per monitorare la potenziale espansione della specie, preservando questa popolazione e limitando gli impatti sugli ecosistemi e i conflitti con le attività umane.

Fonte | "Reappearance of the Eurasian beaver Castor fiber L. in Tuscany (Central Italy): the success of unauthorised releases?", pubblicato su Hystrix – the Italian Journal of Mammalogy il 6 luglio 2021.