
Sono bianche con il pistillo viola, oppure color porpora. In ogni caso, si differenziano dalle più classiche margherite sia per il colore che per la dimensione: le margherite africane, o margherite del Capo, sono un fiore esteticamente accattivante che puoi coltivare anche in casa o in giardino, seguendo le giuste regole.
Ufficialmente si chiama Dimorphotheca: questa margherita presenta dei petali lunghi, leggeri e folti proprio come le margherite più tradizionali che troviamo nei nostri prati. Si chiama così, ovvero margherita africana o margherita del Capo, poiché è originaria del Sud Africa, anche se ora cresce spontanea o coltivata anche nelle nostre zone.
Si presenta in piccoli cespugli di altezza non superiore a 30 centimetri, con foglie lanceolate e i classici petali che la rendono una pianta ornamentale.
Che tu la tenga in un grande vaso (le radici devono avere il giusto spazio ed essere ben drenate), in un'aiuola o in giardino, le regole che devi seguire per coltivarla sono queste.
Tienila a mezz'ombra, ma anche in zone soleggiate: ama il caldo e la luce diretta, quindi non avrà problemi anche in pieno sole.
Annaffiala con costanza e in abbondanza, soprattutto in estate, in modo che non soffra il caldo.
Per quanto riguarda i fiori, quando le margherite appassiscono e sfioriscono, tagliane lo stelo con delle forbicine da giardinaggio, in modo che la pianta continui a fiorire per l'estate.
Se coltivata con precisione, la margherita africana fiorisce intorno alla fine di maggio (a seconda della temperatura) e continua a fiorire fino all'inizio dell'autunno.
In inverno, quindi, entra in una specie di letargo che le permette di sopravvivere con poco, rifiorendo poi durante la successiva primavera e la successiva estate. Non ama però le temperature troppo rigide, sotto i 5 gradi: meglio quindi spostarla in una zona riparata e più temperata.