Coltivare l’orto per rilassarsi: la cura di piante e ortaggi per ridurre lo stress ed eliminare le energie negative

Sempre più persone manifestano la volontà di prendersi cura di piante e fiori per evadere dalla stressante quotidianità. Negli ultimi anni, infatti, le possibilità di creare e curare un orto, che sia in giardino o sul tetto di casa, si sono moltiplicate.
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Sara Del Dot 22 Dicembre 2018

Casa, lavoro, famiglia, amici, cene, cinema, aperitivo, shopping, spesa. La tua vita quotidiana ormai è fatta di corse frenetiche e movimenti nervosi che ci impediscono di fermarci anche solo per un secondo, distendendo i nervi e lasciandoci andare ai nostri pensieri. Eppure, tutti noi abbiamo bisogno, ogni tanto, di un momento da dedicare soltanto a noi stessi, un paio d’ore di silenzio e solitudine in cui fare qualcosa che distenda i nostri pensieri e ci liberi dalle nostre preoccupazioni. Pensieri e preoccupazioni che, sicuramente, recupereremo subito dopo, ma che in quel momento, magari, ci lasciano stare per un po’. Se non hai ancora trovato l’attività rilassante che fa per te o hai voglia di provare qualcosa di nuovo e veramente rilassante, potresti provare a prenderti cura di un piccolo orto.

Non è una cosa nuova. Secondo i dati di Coldiretti, ben sei italiani su dieci si dedicano alla cura di piante, fiori e piccoli orti, che siano in giardini, spazi aperti o su tetti e terrazze di casa. Perché questa passione? Probabilmente perché si tratta di un’attività semplice, tranquilla, che implica pazienza e tenerezza, in cui non devi fare altro che metterci cura, attenzione e aspettare i tempi della natura per vedere i frutti del tuo lavoro, allontanandoti dal concetto del “tutto e subito”.

Non a caso, sono molte le persone che negli ultimi anni hanno scelto di scappare dalla frenesia della metropoli dedicandosi all’agricoltura e all’auto produzione. Il ritorno al biologico, al km 0, alla voglia di sapere da dove proviene ciò che mangiamo, alla volontà di rimettersi in gioco fisicamente per creare qualcosa di bello facendolo nascere direttamente dalla terra. Forse, arrivati a un punto in cui correre di qua e di là, stare in fila ad aspettare chissà cosa e trascorrere otto ore al giorno davanti al computer è diventata la nostra estrema quotidianità, un ritorno alle radici, anche solo per due o tre ore in settimana, diventa quasi un imperativo.

Orti per tutti

Se non hai a disposizione un giardino in cui iniziare a piantare i tuoi ortaggi e i tuoi fiori, non preoccuparti. Esistono dei piccoli orti pensili da assemblare e mettere sul tetto o sul balcone, perfetti per chi vive in contesti urbani, adatti ad ogni genere di esigenza: ci sono quelli verticali che occupano poco spazio, quelli rialzati se hai mal di schiena e non riesci a piegarti, quelli ecologici creati con materiali riciclati e quelli piccolissimi dove coltivare solo un paio di ortaggi a tua scelta.

Altrimenti, puoi informarti se vicino a te esistono degli orti condivisi di quartiere, in cui puoi “adottare” un pezzo di terra e occupartene quando puoi. A questo proposito, sempre secondo una ricerca Coldiretti, data la sempre crescente domanda di spazi urbani in cui dedicarsi a qualche ora settimanale di giardinaggio, le amministrazioni pubbliche si sono dedicate alla realizzazione di un sempre maggiore numero di spazi attrezzati. Nell’arco di cinque anni, rileva Coldiretti, nei capoluoghi di provincia gli spazi comunali adibiti e attrezzati a orti e appezzamenti dedicati alle famiglie sono cresciuti del 36,4%, per un totale di 1,9 milioni di metri quadrati. Numeri che fanno capire come la cura di un pezzo di terra stia diventando non più soltanto un passatempo cui dedicarsi ogni tanto, ma un’attività regolare, una valvola di sfogo settimanale. Un po’ come andare in palestra, solo che invece che correre su un tapis roulant metti le mani nella terra e generi prodotti. Ti assicuro che, anche se non l’hai mai fatto prima, proverai una sensazione estremamente familiare, di ritorno alle radici, di riconoscimento del legame con la natura che ciascuno di noi ha nel sangue ma che, inevitabilmente, ha perso.

Orto terapia per scacciare lo stress

Mettere le mani nella terra, riscoprire la pazienza della crescita, della vita, della coltivazione dei propri frutti, è una sensazione indescrivibile e non può che regalarti un’insperata dose di benessere. La connessione con la natura che tu stai contribuendo a generare, l’attenzione alle piccole cose e ai minimi cambiamenti, la soddisfazione di vedere quella fogliolina che ieri non c’era. Tutte piccole emozioni che se prese singolarmente possono sembrarti insignificanti, ma di cui con calma sentirai i benefici sui tuoi nervi e sul tuo spirito.

In più, l’idea di un ritorno all’auto-produzione, anche se solo di uno o due prodotti, cambia completamente il nostro modo di vedere e vivere l’alimentazione, che acquista per noi un valore molto diverso rispetto alla verdura che imbustiamo tra gli scaffali di un supermercato. E anche quell’idea, l’idea che ciò che stai portando sulla tavola proviene dal frutto del tuo lavoro, può aiutarti a distendere i tuoi pensieri e a essere più sereno con te stesso.

I benefici della coltivazione di un orto sono tantissimi, e tutti molto personali. Può aiutarti a stimolare l’organizzazione mentale e spaziale, attraverso la scelta di come e dove piantare i semi, incentiva la creatività, aumenta il senso di fiducia nelle nostre capacità, consentendoci di prenderci cura di qualcosa con passione, esercita la nostra pazienza, insegnandoci a rispettare i tempi della natura che segue percorsi e i supermercati ci hanno disabituato anche solo a concepire. In più, fa bene al fisico, fa bene alla concentrazione, apre la gabbia dei nostri pensieri liberandoci dalle preoccupazioni quotidiane perché troppo impegnati nella cura di qualcos’altro. Infine, ci fornisce un beneficio economico e salutare, perché mangiare ciò che coltiviamo avrà sempre dei benefici rispetto all’acquisto di frutta e verdura di dubbia provenienza.