Colture sostenibili: un chicco di riso alla volta

Un passo alla volta, un chicco alla volta verso una produzione sempre più green.

La sostenibilità e i consumatori

L’ambiente e la sostenibilità economica sono temi sempre più strategici per la politica e l’economia, ma anche fra i più trasversali e tra i più dibattuti. Non solo gli eco lover si muovono contro il cambiamento climatico per un mondo migliore, ma anche i consumatori sono sempre più attenti alla dimensione green in ogni settore di acquisto: si sentono responsabili di fronte al pianeta e hanno la consapevolezza che, cambiando le proprie abitudini di acquisto, possono realmente sostenere l’ambiente e premiare chi effettivamente si impegna per custodirlo.

Tra i consumatori crescono quelli “eco active”

A dirlo sono gli studi degli ultimi anni che confermano questo trend. Lo studio intitolato “Winning in Green Markets: Scaling Products for a Net Zero World”, presentato lo scorso gennaio, al World Economic Forum di Davos e realizzato in collaborazione con Boston Consulting Group, afferma che sebbene meno del 10% dei consumatori acquisti prodotti sostenibili, quando si tratta di salute, sicurezza e qualità queste percentuali aumentano e variano dal 20% al 43%. Se poi i prodotti sostenibili mantengono costi simili a quelli comuni, la percentuale di consumatori che li acquista sale all’80%.

L’ecosistema risaia diventa sostenibile

I consumatori, quindi, sono sempre più attenti a scegliere aziende che non seguano politiche puramente economiche, ma diano valore alle risorse, all’ambiente, al proprio territorio e alle comunità che lo vivono. Anche per questo motivo Riso Gallo, un’azienda fondata dalla famiglia Preve nel 1856, giunta alla sesta generazione, ha deciso anni fa di iniziare un percorso innovativo fortemente incentrato sulla sostenibilità. Per Riso Gallo impegnarsi per un Pianeta migliore significa non solo ridurre gli sprechi e l’impatto ambientale, ma attivarsi a favore delle persone e del territorio, delle comunità e dei consumatori: il riso è sostenibile quando sostiene, ossia a 360°.

Il riso che sostiene gli agricoltori, le persone e i territori

Questa scelta lungimirante ha contribuito a dare una spinta ulteriore all’azienda che oggi può vantare una comunità di agricoltori che condividono gli stessi obiettivi: il 10% del totale delle superfici coltivate a riso, infatti, è certificato da un auditor esterno secondo i protocolli dello schema FSA (Farm Sustainability Assessment di SAI Platform). Riso Gallo ha condiviso con i risicoltori, infatti, le regole necessarie per avere prodotti di qualità e una filiera rigorosa e sicura, dalle certificazioni all’uso di sementi italiane no OGM, dalla preservazione della fertilità del suolo al divieto di utilizzo di glifosate sulle colture, alla tracciabilità dal campo alla distribuzione e all’aggiornamento in fatto di pratiche agricole e sicurezza alimentare. Questa “Carta del Riso” è, di fatto, una protezione per i consumatori ma anche un modo per valorizzare tutto l’ecosistema risaia. Inoltre Riso Gallo sostiene la biodiversità attraverso l’adozione di Operation Pollinator di Syngenta, un sistema per la riqualificazione delle zone marginali alle risaie a sostegno della biodiversità e a salvaguardia degli insetti impollinatori.

Il riso che sostiene l’ambiente

Sostenere l’ambiente attraverso la coltura del riso è uno degli obiettivi più evidenti anche se non l’unico. Riso Gallo ha attivato il programma di sostenibilità “Coltiviamo il futuro”, un piano che monitora e migliora gli indicatori ambientali principali, dalla riduzione delle emissioni e degli sprechi all’acquisto dell’energia, che proviene tutta da fonti rinnovabili. A questi indicatori si aggiungono quelli relativi al confezionamento, che vede il brand fra i primi ad aver utilizzato la plastica sottovuoto riciclabile.

Il riso che sostiene l’economia circolare

Riso Gallo è impegnato anche a favorire l’economia circolare: con essa tutto il tema sostenibilità acquista ancora più rilevanza. Questo avviene attraverso la partecipazione ad attività di innovazione che nascono da imprenditori visionari e quasi sperimentali: i sottoprodotti del riso vengono lavorati e trasformati in materiali per bioedilizia, per arredi, o ancora inseriti nella produzione tessile grazie alla colorazione di tessuti d’alta moda ottenuti con acqua derivata dal processo di parboilizzazione del riso Nero. A oggi quasi il 100% della pianta del riso è utilizzato in modo produttivo, con una continua innovazione per nuovi usi dei sottoprodotti della lavorazione del riso: dalla produzione di energia green al mangime per animali, dalla farina senza glutine ai cereali per colazione, dal riutilizzo in bioedilizia, per bio arredi, alla tintura dei tessuti fino alla produzione di birra di riso senza glutine.