Come capire se la persona accanto a te sta avendo un ictus e cosa fare

Il termine ictus ha origine dal latino e significa colpo, è causato dalla chiusura o rottura di un vaso cerebrale che si verifica in modo improvviso. Il danno cellulare che ne consegue deriva dalla mancanza di apporto di ossigeno. È importantissimo riconoscere i segni di un imminente ictus: come si riconosce? Cosa fare?
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
23 Maggio 2024 * ultima modifica il 23/05/2024

Secondo il Ministero della Salute si stima che a livello globale l’ictus abbia causato 6,55 milioni di decessi, risultando la seconda causa di morte dopo la cardiopatia ischemica, secondo i dati del 2019. Proprio per questo motivo, è utile riconoscere subito i sintomi o intuire che ci sia un problema in corso e sapere cosa fare.

Come riconoscere un ictus

I numeri dei morti a causa di ictus sono impressionanti, per questo motivo è molto importante riconoscerne i segni; ogni minuto conta, infatti un trattamento rapido può ridurre il danno cerebrale causato dall’ictus, salvando la vita, non solamente quella degli altri, ma anche la propria. Si verifica, nel maggiore dei casi, quando un’arteria cerebrale si chiude, causando ischemia, quindi una brusca interruzione di apporto di sangue in una zona del cervello: ciò è causato da depositi di colesterolo o coaguli di sangue; i fattori di rischio sono l’obesità e la sedentarietà, l’ipertensione arteriosa, l’ipercolesterolemia, il diabete, patologie vascolari e l’utilizzo di alcol, fumo e droghe.

Quali sono quindi i segni e sintomi di un imminente ictus? Essendo una condizione che accade improvvisamente, tutti i segni e sintomi compariranno con altrettanta rapidità, e possiamo così elencarli:

-intorpidimento o debolezza del viso, di una parte di esso, o di un braccio o di una gamba, solitamente in modo più preponderante in un lato del corpo;

  • confusione;
  • difficoltà a parlare o a comprendere ciò che viene detto;
  • difficoltà a vedere da un occhio o da entrambi, il soggetto può vedere doppio, o avere la vista annebbiata o oscurata;
  • difficoltà a camminare, con perdita di equilibrio o mancanza di coordinazione, difficoltà a mantenere una posizione fissa;
  • vertigini;
  • forte mal di testa.

Oltre agli ictus esistono anche i TIA, ossia attacco ischemico transitorio: sono simili agli ictus, ma sono attacchi transitori che non causano danni cerebrali a lungo termine, tuttavia potrebbero essere segni di un attacco ictus imminente. Non è possibile distinguere un ictus da un TIA, in quanto i sintomi e segni sono gli stessi.

Cosa fare

I trattamenti per l’ictus funzionano in modo migliore se viene riconosciuto e diagnosticato entro 3 ore dalla comparsa dei primi sintomi. Se si capisce che qualcuno accanto a noi sta per avere un ictus, vi è una procedura che permette di confermarlo: tale test si chiama F.A.S.T., dall’acronimo di Face, Arms, Speech, Time (viso, braccia, linguaggio-discorso, tempo).

Il test che si può chiedere di fare si suddivide in questo modo:

  • Face: chiedere alla persona affetta di sorridere, è positivo se un lato del viso si abbassa, anziché alzarsi;
  • Arms: chiedere alla persona di alzare le braccia, è positivo se una delle due braccia va verso il basso, anziché alzarsi;
  • Speech: chiedere alla persona di ripetere una frase semplice, è positivo se il discorso non viene ripetuto in modo corretto, se sembra confuso o strano;
  • Time: chiamare immediatamente i soccorsi se si nota uno di questi segnali sopracitati.

La tempistica è fondamentale. Se ciò sta accadendo a noi stessi, è molto importante cercare di chiamare i soccorsi, sicuramente non è ideale guidare o recarsi da soli in ospedale.

Laureata in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Pavia, ha svolto periodi di formazione in ospedali universitari della Comunidad altro…
Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.