Come coltivare e curare la scarpetta di Venere: l’orchidea più rara d’Italia

La scarpetta di Venere è un particolare tipo di orchidea, estremamente rara in Italia e molto apprezzata in tutta Europa. Coltivarla e prendersene cura richiedere impegno e attenzione: scopriamo insieme come fare.
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Kevin Ben Alì Zinati 11 Agosto 2024

La scarpetta di Venere, nota con il suo nome scientifico di Cypripedium calceolus, è una pianta appartenente alla famiglia delle Orchidaceae, e rappresenta una delle orchidee più affascinanti e rare d'Europa.

Prende il suo nome dalla particolare forma del labello (una delle parti del fiore), che ricorda una piccola scarpa o una pantofola. Questa forma distintiva è ciò che ha ispirato l'associazione con Venere, che nella tradizione romana è la dea dell’amore e della bellezza.

Riconoscibile per la sua eleganza e la rarità, Cypripedium calceolus può crescere fino a un'altezza compresa tra i 20 e i 50 centimetri e possiede delle foglie larghe, ovali e di un verde brillante.

La vera particolarità di questa pianta, però, sono i suoi fiori. Ognuno di essi è composto da petali sottili di colore marrone-rossiccio e da un grande labello giallo dorato, a forma di sacca. In più, sono privi di nettare e grazie alla loro conformazione fungono come trappola per gli insetti, che vi cadono dentro.

La scarpetta di Venere fiorisce tra maggio e giugno e i suoi fiori che possono durare diverse settimane e prospera principalmente boschi di latifoglie, suoli calcarei e prati umidi, prediligendo luoghi semi-ombreggiati. Ma puoi anche coltivarla casa o in giardino: basta mettere in campo le giuste cure e attenzioni.

Come coltivare la Scarpetta di Venere

Come per molte piante, anche la coltivazione della scarpetta di Venere richiede un certo grado di impegno, poiché questa pianta è abbastanza esigente in termini di condizioni ambientali.

Scegli ambiente e terreno giusti

Il primo passo per coltivare il Cypripedium calceolus è scegliere il luogo adeguato in cui posizionarla.

Questa particolare orchidea predilige ambienti semi-ombreggiati, dove non viene raggiunta dal sole delle ore più calde. Meglio quindi piantarla sotto un albero, le cui foglie possono garantirle la giusta protezione.

scarpetta di venere

Il suolo è un altro fattore cruciale. La scarpetta di Venere ama i terreni ben drenati, ricchi di humus e calcarei: nel caso, poi migliorare il drenaggio del terreno aggiungendo materiali come sabbia o ghiaia.

Piantala nel momento giusto

La messa a terra della pianta, poi, è decisiva. È un momento da non sbagliare. Il periodo migliore per piantare la scarpetta di Venere è l'autunno, quando la pianta è in dormienza.

Quando hai trovato il terreno e la posizione giusti, scava una buca profonda 20-30 centimetri e infilaci il rizoma della pianta, coprendo il tutto con del terriccio

Come prendersi cura della scarpetta di Venere

Una volta piantata, la scarpetta di Venere richiede cure specifiche: vediamo insieme cosa fare.

Costante irrigazione

Ricordi cosa dicevo prima? Il Cypripedium calceolus necessita di un terreno costantemente umido quindi è importante annaffiare il terreno e la pianta, specialmente durante i periodi di siccità, ma sempre evitando di bagnare eccessivamente: non devi cioè asciare dell’acqua stagnante.

L’ideale sarebbe avvicinarle un sistema di irrigazione a goccia o annaffiarla manualmente in modo da far penetrare l’acqua lentamente nel terreno.

Non dimenticare il fertilizzante

La scarpetta di Venere non ha bisogno di una fertilizzazione eccessiva ma nemmeno assente.

La cosa migliore è somministrarle delle dosi di fertilizzante a lento rilascio, specifico per orchidee o piante perenni, durante la primavera, quando cioè la pianta inizia a crescere.

Ecco: evita concimi troppo ricchi di azoto perché possono stimolare una crescita eccessiva del fogliame a scapito della fioritura e riducine l’uso in estate e in autunno.

La protezione 

La scarpetta di Venere è una pianta resistente ma non apprezza tantissimo le basse temperature dell’inverno. Puoi quindi coprire la base con uno strato di pacciame o foglie secche per proteggere il rizoma dalle gelate.

Non usare materiali che trattengano troppa umidità, poiché potrebbe favorire la comparsa di marciumi radicali.

È altrettanto importante difendere questa pianta da malattie e funghi che possono insorgere se coltivata in condizioni troppo umide. Ricordati quindi di mantenere sempre un buon drenaggio del suolo e evitare ristagni d'acqua.