
Il garofano è un fiore semplice che simboleggia dignità, virtù e nobiltà.
I garofani possono essere coltivati anche in vaso e fioriere. In questo caso, il vaso deve essere riempito con una buona miscela. Ma come fare per coltivarle in casa e assicurarci una bella fioritura? Ecco pochi e semplici passaggi da seguire.
Appena tornati a casa togliamo il garofano dal vaso nel quale lo abbiamo acquistato. Se notiamo una patina bianca sulle radici dobbiamo intervenire perché potrebbe trattarsi di cocciniglia. Dopo averle pulite quindi irroriamo con una miscela a base di acqua, olio e sapone ecologico. Poi prepariamo il vaso e mettiamo prima della argilla espansa e poi del terriccio misto a ghiaia. Se comprate un terriccio già pronto, scegliete un terriccio per piante fiorite.
Per una buona fioritura è bene innaffiare regolarmente nelle settimane primaverili, avendo cura che il terreno non risulti mai asciutto. Per capire se innaffiare tastiamo il terreno con il dito. Se è asciutto, innaffiamo.
I garofani vanno concimati in primavera ogni 20 giorni con concime specifico per piante da fiore. Prendiamo un contenitore con circa mezzo litro d'acqua e diluiamo mezza dose di concime liquido. Mescoliamo e poi utilizziamo per irrorare in primavera. Altirmenti ogni 3 / 4 mesi con concime granulare a lento rilascio.
La potatura è una azione fondamentale perché se non togliamo i i fiori secchi rischiamo che l'intera chioma della pianta possa risentirne. Togliamo gli steli di fiori appassiti man mano che appaiono per stimolare le fioriture future con dei tagli precisi e netti utilizzando delle cesoie.
La temperatura indicativa si aggira tra i 10 e i 20 gradi, pertanto nelle zone a clima rigido durante l’inverno vanno sistemati in un luogo riparato. Può stare in pieno sole o anche in mezz'ombra. Ma teme il vento per cui optiamo sempre per un luogo riparato.