
Camminando lungo i sentieri della campagna ti sarà forse capitato di vedere dei piccoli fiorellini caratterizzati da un colore azzurro intenso, raggruppati in piccoli grappoli. Sono i Non ti scordar di me, fiori che possono essere coltivati senza problemi sia in piena terra che in vaso, ma che si prestano particolarmente per essere delle piante da siepe. Con approssimativamente altre 150 specie erbacee annuali o perenni, il Non ti scordar di me appartiene alla famiglia delle Borracinacee e il suo nome in botanica è Myosotis.
Il nome "Non ti scordar di me" deriva dalla sua caratteristica di ritenzione dell'acqua, che lo rende un simbolo della fedeltà e della memoria duratura, alcuni lo associano anche a "orecchie di topo" o "talco celeste".
Se vuoi provare a coltivarle sul tuo balcone o in giardino, devi sapere che il Non ti scordar di me, o Myosotis, non richiede particolari cure, se non un terreno sempre piuttosto umido.
La tradizione europea vuole che il significato di questo fiore derivi da una leggenda medievale. Nel Danubio germanofono si dice che due giovani innamorati stessero passeggiando lungo il fiume e rimasero colpiti dall'enorme quantità di questi piccoli fiori blu. Per raccoglierli, secondo la leggenda, il giovane sarebbe caduto nel corso dell'acqua e, prima di scomparire, avrebbe urlato alla sua amata di non scordarsi di lui. Per questo motivo è il simbolo per eccellenza dell'amore fedele ed eterno, che rappresenta lo stesso sentimento che provano i parenti. Il fiore è stato scelto per celebrare la festa dei nonni, il 2 ottobre.
Come avevamo già detto, il fiore ha un significato particolare, che rappresenta fedeltà, amore, amicizia e felicità. Il Non ti scordar di me però può significare anche amore per la patria, in Austria infatti è il simbolo per eccellenza del patriottismo.
Se vuoi una copiosa fioritura metti il tuo Non ti scordar di me in pieno sole o in mezz’ombra.
Semina i tuoi Non ti scordar di me nel periodo che va dall’estate all’autunno, assicurandoti che la temperatura sia variabile tra i 15 e i 18°C; utilizza del terriccio per piante fiorite e mescolaci anche della sabbia per favorire il drenaggio. Usa dei vasetti non troppo grandi, seminando due semi per ogni alveolo, e considerando che ogni vasetto ospiterà tre alveoli disposti a triangolo.
Disponi i vasetti in una zona ombreggiata, ma comunque luminosa, e dopo averli vaporizzati, coprili con della pellicola trasparente, ricordandoti tuttavia di far prendere aria ai vasetti almeno una volta al giorno. A germinazione avvenuta, per ogni vasetto conserva solo la pianta più robusta, per poi metterla a dimora verso ottobre o a inizio primavera. Con del buon stallatico e del concime granulare a lenta cessione, puoi far crescere la tua piantina dopo averla stabilizzata nella terra.
Il terreno dove far crescere un Non ti scordar di me deve essere in grado di mantenere una certa umidità, l’ideale è che quindi sia argilloso e ricco di materia organica. Per quanto riguarda il concime, procuratene uno liquido per piante fiorite e assicurati che la quantità di potassio sia superiore a quella di azoto. Aggiungi il concime una volta a settimana, diluendolo nell’acqua che usi per innaffiare.
Per lo stesso motivo ceh ti porta a scegliere un terreno che rimanga umido, le innaffiature di tutte le specie di Myosotis devono essere frequenti, se pur leggere. L’obiettivo è quello di mantenere un buon grado di umidità a livello delle radici.
I Non ti scordar di me temono l’oidio, vale a dire il cosiddetto "mal bianco", che si presenta soprattutto in primavera e in autunno con temperature intorno ai 20°C. Potresti accorgertene notando una polvere bianca sugli steli: in questo caso intervieni con un prodotto specifico che curi la pianta. Per prevenire l’oidio prova a vaporizzare la pianta con una soluzione formata da 4 litri di acqua, 40 ml di sapone liquido e 10 gr di bicarbonato di sodio.
Altro acerrimo nemico del Non ti scordar di me sono le limacce, meglio note come lumache, che puoi allontanare spargendo della cenere sul terreno.
(Scritto da Gaia Cortese il 1 lug 2020,
modificato da Francesco Castagna il 7 lug 2023)