Come coltivare il pungitopo, la pianta natalizia da utilizzare anche in cucina

Da non confondere con l’agrifoglio, il pungitopo è una pianta ornamentale che può essere coltivata sia in terra piena che in vaso. A causa della raccolta indiscriminata che ne viene fatta, questa specie è ora tutelata e ne è stata vietata la raccolta in diverse regioni italiane.
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Francesco Castagna 29 Agosto 2023

Asparago bastardo, pungiratto, rusco, piccasorci o spruneggio. Sono solo alcuni dei nomi con cui è conosciuto il pungitopo, una pianta arbustiva che cresce spontaneamente nel sottobosco di pinete e boschi di lecci, e che è soprattutto conosciuto per la tradizione di regalarne alcuni rametti in occasione del Natale, dal momento che è uno dei migliori modi per fare gli auguri per l’arrivo dell’anno nuovo. Il pungitopo è un arbusto sempreverde che puoi coltivare in giardino o in vaso e che renderà più allegro l’inverno con le sue bacche rosse. Coltivarla è semplice e non richiede particolari cure.

Devi sapere però che, a causa della raccolta indiscriminata che ne viene fatta a scopo ornamentale, ma anche per gli usi in cucina e in campo fitoterapico, questa specie è diventata sempre più rara. Per questo motivo, oggi il pungitopo è considerato una specie di interesse comunitario e, nell’elenco delle specie dell’All. E del DPR 357/97, ne è stata vietata la raccolta in diverse regioni italiane.

Il nome "pungitopo" deriva da un'antica pratica contadina. In passato, c'era infatti l'usanza di mettere una corona di fronde di pungitopo ai piedi degli alberi da frutto per impedire ai roditori di salirci.

Caratteristiche della pianta del pungitopo

Il nome scientifico del pungitopo è Ruscus Aculeatus. Appartiene alla famiglia delle Liliaceae, è una pianta sempreverde e viene coltivato soprattutto a scopo ornamentale. Si tratta di un arbusto alto fino a 80 cm, con un fusto ramificato di color verde scuro e dalla consistenza legnosa. La pianta presenta delle foglie piuttosto piccole e caduche, mentre alcuni steli, dall’apice appuntito e pungente, vengono chiamati cladodi e, oltre a permettere il processo di fotosintesi, ospitano al loro centro i fiori della pianta. È una pianta diffusa in tutta l'Europa e la sua coltivazione è legata soprattutto a scopi medicinali, oltre che a quelli ornamentali, come ti avevo anticipato.

Siccome il pungitopo è una pianta dioica, vale a dire che i fiori maschili e i fiori femminili compaiono su piante distinte; sulle piante che producono fiori femminili, quest'ultimi spuntano nel mese di ottobre: sono piccoli, di colore bianco e con il tempo si trasformano in bacche dalla forma sferica di colore rosso scarlatto, che non sono commestibili.

Potrebbe essere facile confondere il pungitopo con l'agrifoglio poiché hanno una struttura morfologica molto simile: entrambe le piante hanno un fogliame di colore verde e sono ricoperte da bacche rosse. Tuttavia, osservando attentamente gli arbusti, alcune caratteristiche specifiche permettono di fare una distinzione tra le due specie.

Mentre l’agrifoglio, appartenente alla famiglia delle Aquifoliacea, si sviluppa fino ai dieci metri di altezza e ha una chioma a forma piramidale, il pungitopo è un arbusto sempreverde appartenente alla famiglia delle Asparagaceae, dalla forma cespugliosa che raggiunge un’altezza massima di circa 80 cm.

Come coltivare il pungitopo in giardino e in vaso

Il pungitopo preferisce svilupparsi nei luoghi più ombrosi e umidi. Resiste bene al freddo, così come al caldo. È un arbusto che si adatta a tutti i tipi di terreno, ma preferisce quelli umidi e ben drenati, con un pH neutro o poco alcalino.

Per quanto riguarda la concimazione, il prodotto da somministrare in primavera, preferibilmente nel mese di aprile, deve essere un concime liquido diluito nell’acqua delle innaffiature o in alternativa del concime granulare a lento rilascio, che sia ricco di azoto, potassio e fosforo.

Differenze tra vaso e giardino

Se hai deciso di coltivare il tuo pungitopo in vaso, provvedi a innaffiare la terra spesso e in modo regolare, soprattutto in estate; se, diversamente, stai coltivando la pianta in terra piena, l'acqua delle precipitazioni sarà più che sufficiente. Fai sempre attenzione a evitare la formazione di ristagni idrici, soprattutto in vaso.

Malattie e parassiti

Se dovessero presentarsi delle macchie di polvere bianca sulle foglie della pianta, potrebbe significare che il tuo pungitopo è stato colpito dall’oidio, o mal bianco. Puoi intervenire con dell'aceto di mele, diluendone un cucchiaino in un litro d'acqua. Nebulizzalo poi sulle foglie della pianta in un momento della giornata non troppo calda, preferibilmente nel pomeriggio.

(Scritto da Gaia Cortese il 29 ottobre 2021; modificato da Francesco Castagna il 29 agosto 2023)