Come coltivare la Bignonia o Campsis, la pianta perfetta da regalare in simbolo di amore, amicizia e gratitudine

Si trova spesso nei balconi delle case, è famosa per i colori affascinanti: la Campsis, una delle piante da esterni più decorative. Ecco cosa fare coltivarla.
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Francesco Castagna 6 Febbraio 2024

Tra le piante a imbuto è forse quella che dovresti scegliere per prima, infatti la Bignonia Campsis è la specie migliore per decorare il tuo balcone. I suoi colori sono vivaci, allegri e gioiosi: ti faranno pensare ogni giorno alla bellezza della vita.

La campsis è un rampicante facile da coltivare e molto decorativo, essa infatti regala fioriture spettacolari durante l'estate e l'autunno. Vediamo insieme tutti i consigli utili per coltivare questa pianta nella maniera migliore e godere della sua bellezza. È un genere di rampicanti originario dell'America del Nord e dell'Asia. È una pianta molto apprezzata per la sua bellezza e la sua fioritura abbondante, predilige climi caldi e temperati, ma si adatta anche a zone più fredde. Cresce bene in terreni fertili, ben drenati e ricchi di sostanza organica. I suoi fiori sono grandi e appariscenti, a forma di tromba, di colore rosso, arancione,giallo o bianco, possono essere disposti in racemi o pannocchie.

Le principali specie sono:

  •  Campsis radicans: È la specie più diffusa, con fiori di colore rosso o arancione
  • Campsis tagliabuana: Ha fiori di colore giallo
  • Campsis grandiflora: con fiori di colore bianco

Dove posizionare la Campsis

Essendo una pianta originaria del Nord America, la Campsis riesce a fiorire sia d'estate che in autunno, può essere coltivata in pieno sole e in un terreno fertile e ben drenato. La Campsis può essere coltivata in piena terra in qualsiasi tipo di terreno, l'importante è che sia ben drenato. Meglio che sia un terreno ricco e organico. La Campsis può essere coltivata anche in vaso, puoi scegliere un vaso grande con fiori di drenaggio e usare un terriccio per vasi di alta qualità. È eccellente anche per ricoprire un muro o una recinzione. Scegli un luogo che riceva almeno sei ore di luce solare diretta al giorno. Quando arriva la stagione invernale toglila dal balcone e mettila in casa, posizionala in un luogo non troppo umido e con abbastanza luce solare.

Terreno e concimazione

La Campsis ha bisogno di un terreno fertile e ben drenato. Il terreno ideale è ricco di sostanza organica e ha un pH compreso tra 6,0 e 8,0. Per arricchire il terreno puoi sempre pensare di aggiungere della torba, mentre non concimarla in inverno, aspetta la primavera per farlo con un fertilizzante per uso generale.

Annaffiatura e potatura

La Campsis è una pianta che va annaffiata soprattutto dopo il primo anno che è stata messa a dimora, potala in inverno o all'inizio della primavera per rimuovere i rami morti o danneggiati. Con un po' di cura, la Campsis ti regalerà una fioritura spettacolare per molti anni.

Come si moltiplica la bignonia?

La Campsis è una pianta che può essere coltivata in tre modi differenti: per talea, per Margotta o per seme. Vediamo insieme come fare per seguire i tre metodi:

Per talea

  • Il metodo più semplice e rapido per moltiplicare la Bignonia è per talea
  • Prelevare un ramo di circa 30 cm da una pianta sana e robusta, in primavera o in estate
  • Eliminare le foglie dalla parte inferiore del ramo
  • Immergere la parte inferiore del ramo in un ormone radicante
  • Piantare la talea in un vaso con un terriccio fertile e ben drenato
  • Mantenere il terreno umido e la talea in un luogo caldo e luminoso
  • La talea dovrebbe radicare in circa 4-6 settimane.

Per margotta

  • La margotta è un metodo di propagazione che consente di ottenere una nuova pianta senza separarla dalla pianta madre
  • Praticare un'incisione ad anello su un ramo della pianta madre, in primavera o in estate
  • Avvolgere l'incisione con del muschio umido e legarlo con un filo di nylon
  • Mantenere il muschio umido fino a quando la margotta non avrà radicato
  • Quando la margotta avrà radicato, tagliarla dalla pianta madre e piantarla in un vaso con un terriccio fertile e ben drenato

Malattie e parassiti

La Bignonia, conosciuta anche come Campsis, è una pianta generalmente resistente alle malattie e ai parassiti. Tuttavia, può essere attaccata da alcuni patogeni e insetti che possono danneggiare la sua salute e la sua bellezza.

Malattie:

Oidio: È una malattia fungina che si manifesta con macchie bianche e polverose sulle foglie.Ruggine: È una malattia fungina che si manifesta con macchie gialle o arancioni sulle foglie.Marciume radicale: È una malattia fungina che si manifesta con l'appassimento delle foglie e il marciume delle radici.

Parassiti:

Afidi: Sono piccoli insetti succhiatori che si nutrono della linfa della pianta. Cocciniglie: Sono insetti a corpo morbido che si nutrono della linfa della pianta. Ragnetto rosso: Sono piccoli acari che si nutrono della linfa della pianta.

Prevenzione:

È importante prevenire le malattie e i parassiti della Bignonia adottando alcune misure preventive, come: Utilizzare strumenti affilati e disinfettati per evitare di trasmettere malattie alle piante.Evitare di annaffiare eccessivamente la pianta, in quanto questo può favorire lo sviluppo di malattie fungine.Concimare la pianta regolarmente per rafforzare le sue difese naturali.Effettuare controlli regolari della pianta per individuare tempestivamente eventuali segni di malattie o parassiti.

Cure:

Se la Bignonia viene attaccata da malattie o parassiti, è importante intervenire tempestivamente con trattamenti specifici.In caso di malattie fungine, utilizzare un fungicida adatto.In caso di parassiti, utilizzare un insetticida specifico.

Consigli:

È importante consultare un agronomo o un giardiniere esperto per ottenere una diagnosi precisa e consigli specifici sui trattamenti da utilizzare.È importante utilizzare prodotti fitosanitari con cautela e seguendo attentamente le istruzioni riportate sull'etichetta.

Curiosità sulla bignonia

Simbolo di amore, amicizia e gratitudine, la Bignonia è conosciuta anche come Campsis. Il nome deriva da Jean-Paul Bignon, bibliotecario del Re di Francia e appassionato di botanica.

Crediti foto: Wikipedia_By Biosthmors