Come coltivare la lobularia, la pianta che attira le api e profuma di miele

Profuma di miele e attira a sé le api. la lobularia è una pianta perenne che fiorisce tutta primavera ed estate. Per coltivarla è richiesta una posizione soleggiata, oltre che un clima temperato e un terreno mischiato a torba e sabbia.
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Gaia Cortese 21 Maggio 2021

Coltivata sia in vaso che in piena terra, la lobularia (Alyssum maritima) è una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Brassicacee (o Crucifere), che ha le sue origini nell’Africa del Nord e in Europa.

È una pianta resistente, non molto alta, che viene coltivata per dare colore e profumo alla aiuole a partire dalla primavera fino all'autunno inoltrato se il clima è abbastanza mite.

La caratteristica forma della lobularia (i fiori spuntano all’apice di sottili rami della pianta) è molto simile a quella dei coralli marittimi, e per questo motivo la pianta è conosciuta anche con il nome di alisso marittimo. Alla base della pianta le foglie sono piccole e spatolate, mentre quelle che si trovano più in alto sono leggermente più grandi, di colore verde tendente al grigiastro e ricoperte da una peluria abbastanza densa.

I fiori invece, spesso confusi con quelli dell’Iberis, si distinguono per il colore bianco (solo a volte rosa o lilla) e per il gradevole profumo di miele che emanano. Tra l’altro, la lobularia è una pianta mellifera, richiama cioè le api.

Esposizione

La lobularia è una pianta che ama stare al sole, ma al riparo dal vento.  In inverno è meglio spostarla all’interno, perché se la temperatura scende sotto i 5°C la lobularia potrebbe danneggiarsi.

Terreno e concime

Se vuoi coltivare la lobularia in vaso, utilizza del terriccio (un mix di terra e torba in parti uguali con un’aggiunta di sabbia) che permetta un buon drenaggio dell’acqua. Diversamente non ci sono particolari altre indicazioni poiché questa pianta si adatta bene a qualsiasi condizione.

Per quanto riguarda il concime, da marzo a fine ottobre sarebbe bene somministrare alla pianta un prodotto specifico per piante da fiore, da diluire, secondo le dosi consigliate, nell’acqua che usi per innaffiare.

Innaffiatura

La lobularia coltivata in piena terra deve essere innaffiata al momento dell’impianto e solo nei periodi di prolungata siccità. La pianta coltivata invece in vaso, soprattutto se è ancora giovane, deve essere annaffiata con maggiore frequenza al fine di mantenere il terreno leggermente umido (senza esagerare per evitare il ristagno di acqua).

Fioritura e potatura

La lobularia fiorisce tutta primavera ed estate, ma se il clima è particolarmente favorevole e quindi mite, la fioritura si può protrarre anche fino all’autunno. L’inizio della primavera è il momento giusto per potare la lobularia: accorcia i rametti troppo lunghi e taglia di netto quelli secchi o danneggiati. Durante il periodo della fioritura invece, si eliminano solo le parti sfiorite per favorire l’emissione di nuovi fiori.

Malattie e parassiti

Tra le malattie più frequenti, la lobularia teme la ruggine bianca, una malattia fungina che porta alla comparsa di macchie gialle sulle foglie e di pustole di forma rotondeggiante di colore arancio-rosso, in questo caso si interviene con un fungicida appropriato per combattere la malattia. Fai attenzione anche alle lumache, che possono attaccare le nuove piantine, soprattutto dopo la pioggia.