Come curare una pianta di orchidea: metodi infallibili per i fiori e le foglie

Le orchidee sono piante molto amate per i loro fiori, che ricordano farfalle con ali spiegate, da cui deriva il nome phalaenopsis. Apparentemente difficili da curare, bastano poche accortezze per coltivarle, anche in vaso e in casa. Vediamo come curare le orchidee nel modo giusto e mantenerle in fiore.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Video Tutorial 29 Ottobre 2020

L'orchidea è una pianta molto amata per i suoi bellissimi fiori. È però anche molto delicata e, se non viene curata nel modo giusto, perde tutti i fiori e muore in pochissimo tempo.

In realtà, bastano poche accortezze per ottenere bellissime e durature fioriture, come scegliere il giusto vaso e un buon terriccio, non esagerare con le annaffiature e non trascurare la concimazione. Vediamo nei dettagli come curare le orchidee.

Quale orchidea scegliere

L'orchidea più diffusa nei vivai e nelle nostre case è la phalaenopsis, caratterizzata da fiori che ricordano farfalle con le ali spiegate, da cui deriva il suo nome. Questa orchidea è originaria dell'Asia ed è tipica di zone caldo-umide. Ha radici aeree, che non crescono nella terra, ma si sviluppano sulle cortecce degli alberi. È monopodiale, cioè la ramificazione parte da un unico asse principale.

Nei vivai e dai fioristi si trovano orchidee phalaenopsis di tantissimi colori: bianche, rosa, fucsia, gialle, con petali sfumati e perfino a pois. L'unica variante di colore che non esiste in natura è il blu, quindi, nel caso doveste trovare delle orchidee blu o azzurre, vi sconsigliamo di acquistarle, perché sarebbero semplicemente orchidee bianche con petali dipinti.

Per scegliere un'orchidea, è importante badare non solo al colore, ma anche alle radici e alle foglie. Se volete una pianta in salute, che viva a lungo, dovete controllare che le radici (di solito ben visibili, perché le orchidee sono vendute in vasi di plastica trasparente) siano di colore verde intenso e sode, non secche e ingiallite. Anche le foglie devono essere di un verde brillante e rivolte verso l'alto, mai verso il basso.

Infine, se volete una lunga fioritura, optate per una piantina con molti boccioli ancora chiusi.

Quale vaso e quale terriccio usare

Come abbiamo anticipato, le orchidee vengono di solito vendute in vasi trasparenti. Per chi è alle prime armi, questi vasi sono perfetti, perché permettono di tenere sotto controllo le radici e verificare quando la pianta ha bisogno di acqua.

Molti pensano che il vaso trasparente sia indispensabile per garantire la fotosintesi, in realtà sono quasi esclusivamente le foglie a svolgere la fotosintesi, quindi si può tranquillamente usare un vaso non trasparente. La grandezza del vaso deve essere valutata in base alle dimensioni della pianta, anche se per garantire la fioritura è preferibile utilizzare vasi piccoli.

Per quanto riguarda il terriccio, abbiamo visto che queste piante hanno radici aeree, che non crescono nella terra ma sulla corteccia degli alberi. Per coltivare le orchidee in vaso bisogna quindi utilizzare il bark, ovvero la corteccia d'albero sminuzzata, meglio se con l'aggiunta di sfagno, una sorta di muschio che trattiene l'acqua e assicura la giusta umidità.

Come innaffiare l'orchidea

Uno dei motivi per cui le piante di orchidea perdono i fiori e muoiono è l'annaffiatura eccessiva. Le orchidee vanno annaffiate solo quando sono completamente asciutte, non è possibile quindi dire quante volte e con quale frequenza annaffiarle.

In estate potrebbe essere necessario innaffiare l'orchidea una o due volte a settimana, mentre in inverno potrebbe essere sufficiente annaffiarla un paio di volte al mese. Per non sbagliare, basta guardare le radici: se sono gonfie e verdi stanno bene, se appaiono di un verde spento hanno bisogno di acqua. Altro trucchetto, pesare il vaso: se è leggero, la pianta va annaffiata.

Per quanto riguarda la tecnica d'annaffiatura, varia in base al terriccio utilizzato. Se si utilizza bark e sfagno, l'orchidea va annaffiata dall'alto, come qualsiasi altra pianta, stando attenti però a non bagnare i fiori. Se invece si utilizza solo bark, è preferibile immergere il vaso in acqua per circa 2/3 e lasciarlo così per qualche minuto. In ogni caso, è fondamentale evitare ristagni d'acqua nel vaso e nel sottovaso, perché le radici potrebbero marcire.

Ultima accortezza: usare acqua leggermente tiepida, meglio se demineralizzata.

Quale concime scegliere

Le orchidee vanno concimate tutto l'anno con un concime specifico. Di solito i concimi per orchidee sono liquidi o idrosolubili, per somministrarli correttamente basta seguire le istruzioni riportate sulla confezione.

Nella stagione autunnale e invernale vi consigliamo di usare un concime con molto potassio, per stimolare la fioritura alla fine dell'inverno, per poi passare a una formula più equilibrata in primavera e in estate. Come fertilizzante si può usare anche la buccia di banana tritata, perché ricca di potassio.

La posizione ideale

Le orchidee crescono in ambienti caldi e umidi, per coltivarle in casa bisogna quindi scegliere un posto luminoso, anche se non sotto la luce diretta del sole. Davanti a una finestra andrà benissimo, avendo l'accortezza di spostare la pianta in inverno quando la finestra viene aperta, per evitare bruschi sbalzi di temperatura. Per mantenere l'ambiente umido, si può lasciare una ciotola con dell'acqua vicino alla pianta.

Specialmente se tenuta in appartamento, l'orchidea va pulita regolarmente. Per togliere polvere e macchie dalle foglie, si può usare la parte viva delle bucce di banana. In alternativa, si può preparare uno sciroppo nutriente con un cucchiaino di zucchero, un cucchiaino di miele, un cucchiaino di succo di limone e acqua bollente quanto basta per far sciogliere il tutto. Una volta intiepidito, lo si può usare per pulire le foglie. Stesso procedimento si può seguire con un mix di latte e acqua, che ha anche un naturale effetto antifungino per la pianta, e con un infuso di foglie di tè e succo di limone.

Come mantenere la fioritura

Le orchidee sono amate soprattutto per la loro magnifica fioritura. Ma come fare per mantenerla e per farla rifiorire, una volta caduti i fiori? Anche se può sembrare difficile, non lo è affatto.

Un'orchidea ben curata fiorisce due volte all'anno, in primavera e in autunno. Per evitare che i fiori cadano prima del previsto, basta evitare di bagnarli. Quando diventano spugnosi e inspessiti, stanno per appassire e cadere. Niente panico: è naturale che accada!

Caduti tutti i fiori, si possono tagliare gli steli e lasciarli. Nel primo caso, quando arriverà il momento di una nuova fioritura, nasceranno nuovi steli e da lì nuovi fiori. Nel secondo caso, i fiori rinasceranno dai vecchi steli. Se i vecchi steli dovessero seccarsi, non significa che la pianta sia morta, perché al momento opportuno produrrà nuovi steli.