Come e perché si estinguono le piante?

Le piante si estinguono 500 volte più velocemente del normale, principalmente per le attività umane e il cambiamento climatico. Dal 1750 sono scomparse 571 specie, ma alcune di queste potrebbero essere “resuscitate”.
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Vincenzo Borriello 25 Ottobre 2024

Quando sentiamo parlare di estinzione, istintivamente pensiamo agli animali. Tuttavia nelle categorie delle specie a rischio rientrano anche le piante. Proprio come per gli animali, alcune di queste si sono estinte, altre rischiano di estinguersi. Il problema, dunque, riguarda l’intera sfera della biodiversità che è costantemente minacciata dall’agire dell’uomo. È dunque importante comprendere che anche le piante rischiano di scomparire. Non a caso Richard T. Corlett dello Xishuangbanna Tropical Botanical Garden nello Yunnan (Cina) parla di “zoocentrismo” negli sforzi di conservazione. Ciò che il ricercatore vuole dire è che pensiamo (giustamente) alla preservazione degli animali ma diamo poca importanza a quella delle piante.

Perché le piante si estinguono?

Negli ultimi anni le piante stanno scomparendo ad un ritmo allarmante. In uno studio pubblicato su Nature Ecology and Evolution si stima che l’estinzione sta avvenendo 500 volte più velocemente rispetto a quello che sarebbero i cicli normali di estinzione in assenza di attività umane. Le piante si estinguono al doppio della velocità di mammiferi, anfibi e uccelli. Secondo recenti stime, circa il 40% della vegetazione è minacciata dall’estinzione.

Il ruolo degli umani nell'estinzione delle piante

Nell’estinzione delle piante una grande responsabilità è riconducibile alle attività umane. Tra queste attività, rientrano, l’utilizzo del suolo. Immancabile sul banco degli imputati è il cambiamento climatico ma anche questo è in buona parte riconducibile alle attività umane.

Quante piante si sono estinte fino ad ora?

Secondo un'indagine globale pubblicata nel 2019 su Nature Ecology & Evolution, dal 1750 si sono estinte almeno 571 specie di piante. Dal 1900 sono scomparse in media più di otto specie di piante ogni tre anni. Questo ritmo di estinzione è pari a 500 volte il tasso di estinzione naturale. La buona notizia è che alcune piante estinte potrebbero essere riportate in vita.

Uno studio del 2022 coordinato dall’Università degli Studi di Roma Tre e che ha coinvolto 32 istituzioni di tutto il mondo, ha investigato il potenziale di resurrezione di 360 specie vegetali attualmente ritenute estinte. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Nature Plants in due articoli dal titolo di “Out-of-date datasets hamper conservation of species close to extinction” e “electing the best candidates for resurrecting extinct-in-the-wild plants from herbaria”. (NB so che due link così vicini possono costituire un problema, io li ho inseriti  poi decidi tu se e come segnalarli).

Si parla di “de-estinzione”, ossia, sebbene sia probabile che buona parte delle piante estinte sia persa per sempre, alcune di queste potrebbero essere riportate in vita:

“Per quanto riguarda le piante – afferma il prof. Thomas Abeli, docente di biologia della conservazione dell’Università Roma Tre – molte si riproducono per mezzo di semi che possono rimanere vitali per molti decenni o secoli e potenzialmente svilupparsi in individui adulti. Esiste dunque la possibilità di riportare in vita piante estinte i cui semi sono conservati nelle collezioni naturalistiche, in particolare negli erbari. Questa ricerca rappresenta il primo passo verso tale direzione e ha permesso di individuare circa 160 specie estinte di cui ancora esistono semi in oltre 60 erbari di tutto il mondo”.