Come e quando si pota un olivo: 3 consigli importanti per la potatura

Una guida pratica con tutte le buone pratiche per prendersi cura di questo arbusto.
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Francesco Castagna 7 Febbraio 2024

È una pianta che risale a circa seimila anni fa, la diffusione dell'ulivo infatti è datata all'epoca dell'età dei Babilonesi e dei Fenici, ma avuto il suo periodo d'oro con i Greci e i Romani. Queste civiltà erano a conoscenza già all'epoca dell'importanza di prendersi cura di questa pianta, ecco perché è fondamentale potare l'ulivo per mantenerlo in salute. Per questo motivo, se hai a disposizione un giardino o uno spazio di terra e hai intenzione di piantare un ulivo o di prenderti cura di uno già esistente, è bene che tu sappia quando eseguire la potatura e come effettuare i tagli dei rami.

Quando si potano gli olivi?

Essendo una pratica molto importante per mantenere in salute questa pianta, sono richieste attenzione e conoscenza specifica, in quanto sono diverse le variabili che potrebbero influenzare il metodo di potatura: il periodo, la forma di allevamento e gli strumenti a disposizione.

Innanzitutto devi sapere che i principali periodi dell'anno in cui si effettua la potatura sono due:

  • da fine inverno a inizio primavera: ovvero dalle ultime settimane di gennaio a marzo, proprio nel momento che anticipa la ripresa vegetativa. In questo caso si parla di potatura secca, ovvero la tecnica con cui si da una forma alla pianta che ha due scopi principali: mantenere lo sviluppo dell'arbusto nel tempo, regolare la produzione di gemme e quindi anche la loro distribuzione lungo i rami;
  • in estate: da giugno a luglio, per favorire la crescita dell'albero ed eliminare polloni e succhioni, i primi se hanno origine nella zona del ciocco dalle gemme avventizie degli ovuli, mentre i secondi se nascono sulle branche principali o secondarie.

C'è poi un altro consiglio utile per la potatura, che si distingue dalle altre a seconda del luogo in cui vengono coltivati gli ulivi: in zone con clima caldo è meglio posticipare la potatura a marzo o aprile.

Quali sono i rami da potare

Come ti dicevo prima, la potatura dell'ulivo ha diversi scopi e serve soprattutto a indirizzare la crescita della pianta. I principali rami da tagliare sono quellisecchi, malati o danneggiati. Bisogna partire da questi per evitare che si sviluppino malattie o che la pianta venga attaccata da parassiti. Ecco perché dovresti ispezionare costantemente la chioma per capire se ci sono dei rami compromessi. Poi ci sono i succhioni, vigorosi rami verticali che crescono dal fusto, è necessario eliminare quelli alla base e nelle zone interne della chioma; sbarazzati di quelli nella parte superiore della chioma solo se necessario, affinché l'ulivo mantenga la forma desiderata.

Infine ci sono i polloni, quei rami che crescono dalle radici dell'ulivo, eliminali completamente per non sottrarre nutrimento alla pianta.

Consigli per una corretta potatura

Cosa fare dunque per una corretta cura della pianta? La Regione Abruzzo per esempio ha diffuso un documento con le buone pratiche per la potatura dell'ulivo. Secondo l'ente è raccomandabile effettuare "una potatura leggera con cadenza annuale, atta a garantire minori tagli, di piccolo spessore e di conseguenza una risposta della pianta meno vigorosa e disordinata".

È importante che tu sappia che gli ulivi non devono ricevere una cimatura costante se non quando è necessario. Riguardo ai tagli, non esiste solo un tipo specifico di taglio per potare l'ulivo, i principali sono:

  • Taglio di ritorno:Eliminare una porzione di ramo per favorire la crescita di nuove branche. Effettuare il taglio a circa 30 cm da una gemma rivolta verso l'esterno
  • Taglio di diradamento: Rimuovere completamente un ramo per migliorare l'arieggiamento e la penetrazione della luce nella chioma. Tagliare alla base del ramo, vicino al punto di inserzione sul tronco o su una branca madre.
  • Taglio di rimonda: Eliminare i rami secchi, malati o danneggiati.Tagliare alla base del ramo, senza lasciare monconi.

L'ulivo deve ricevere una quantità di luce solare che va da un minimo di sei a un massimo di otto ore.

Fonte| Regione Abruzzo;