
Immagini che sono come un pugno nello stomaco. Quella del 12 novembre 2019 è stata la seconda marea più alta della storia di Venezia, dopo quella del 1966: il livello dell'acqua ha raggiunto un’altezza di 187 centimetri, mettendo in ginocchio la città e tutta la laguna. Il punto è che con i cambiamenti climatici la situazione è destinata solo a peggiorare. Lo strumento che dovrebbe proteggere Venezia dall'acqua alta c'è e si chiama MOSE, sigla di MOdulo Sperimentale Elettromeccanico.
Si tratta 4 barriere, poste all'imboccatura della laguna, formate da 78 paratoie mobili in grado di sollevarsi per contrastare l’innalzamento del livello del mare. La posa della prima pietra è avvenuta nel 2003, ma la struttura non è ancora potuta entrare in funzione perché è completata al 93% e mancano gli ultimi 400 milioni di euro. L'obiettivo è terminare i lavori entro il 2021.