Spese veterinarie detraibili: come si detraggono nella dichiarazione dei redditi 2023 (Mod. 730/2023)

Quali spese veterinarie sono detraibili nel modello 720/2023 o nel nel modello Redditi Persone Fisiche 2023? Di seguito documenti e requisiti per accedere al beneficio fiscale.
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Gaia Cortese 6 Aprile 2023

Se nell’anno appena trascorso hai dovuto sostenere spese importanti  per il tuo amico a quattro zampe, come visite di controllo, vaccinazioni e farmaci, la buona notizia per tutti i possessori di animali domestici è che le spese veterinarie possono essere portate in detrazione fiscale con il modello 730/2023.

Nella dichiarazione dei redditi si possono presentare spese che non superano la franchigia di 129,11 euro e per queste è prevista una detrazione del 19 per cento; l'importo massimo per cui si ha diritto alla detrazione è di 550 euro. Pe iil periodo di imposta del 2022.

Ad eccezione dei farmaci e delle prestazioni che rientrano nel Servizio Sanitario Nazionale, per poter beneficiare della detrazione fiscale è indispensabile aver effettuato i pagamenti con un mezzo tracciabile, bancomat, carta di credito o bonifico bancario.

Quali sono le spese veterinarie che si possono detrarre

Le spese che danno diritto alla detrazione sono quelle contenute nel Decreto Ministeriale 289/2011, vale a dire quelle per:

  • le visite veterinarie
  • i farmaci veterinari
  • gli interventi chirurgici
  • le analisi di laboratorio

Sono invece escluse dal beneficio della detrazione le spese relative all’acquisto di integratori alimentari umani e mangimi speciali per animali da compagnia, anche se prescritti dal veterinario, poiché “non sono considerati farmaci, ma prodotti appartenenti all’area alimentare”.

Ai fini della detrazione, la prescrizione medica può non essere conservata essendo sufficiente lo scontrino "parlante".

Per la detrazione fiscale delle spese sostenute per la cura, la gestione e la manutenzione dell'animale si considera poi un ulteriore requisito: non solo l'animale deve essere tenuto legalmente, vale a dire che deve avere il microchip e deve essere destinato alla compagnia, quindi non "sfruttato" dal punto di vista economico, dove per sfruttamento si intende ad esempio un allevamento di cani oppure altre attività di tipo commerciale o agricolo.

Chi può detrarre le spese veterinarie

Le spese veterinarie possono essere portate in detrazione da chi le ha sostenute, anche se non è il proprietario dell’animale. L'importante è che il pagamento avvenga sempre con un mezzo tracciabile, fatta eccezione per i farmaci che possono essere pagati anche in contanti, poiché è lo scontrino "parlante" a dimostrare la spesa sostenuta. Sullo scontrino o nell’intestazione della ricevuta deve sempre comparire il codice fiscale di chi ha intenzione di portare in detrazione la spesa sostenuta.

I documenti da presentare e le scadenze

Per presentare le spese veterinarie e richiedere la detrazione è necessario presentare:

  • tutte le fatture relative alle prestazioni professionali del medico veterinario;
  • gli scontrini parlanti per l’acquisto dei medicinali;
  • l'autocertificazione attestante che l’animale è legalmente detenuti a scopo di compagnia o per la pratica sportiva.

Come detrarre le spese veterinarie

Nella prossima dichiarazione dei redditi, relativamente al modello 730/2023 dell’Agenzia delle Entrate, la spesa deve quindi essere indicata nel rigo da E08 a E10 con il codice 29, ossia sotto la voce “Altre spese”; diversamente nel modello Redditi Persone Fisiche 2023, nel rigo da RP8 a RP13 con il codice 29. Ovviamente con il codice deve essere riportata anche la somma che si vuole detrarre.