Come riconoscere e combattere lo scarabeo giapponese (Popillia japonica)

Popillia japonica è un coleottero invasivo che provoca gravi danni sia in fase adulta che larvale. Per combatterlo serve un approccio integrato: rimozione manuale, trappole a feromoni, rimedi biologici (neem, nematodi, Bacillus thuringiensis) e, se necessario, trattamenti mirati con insetticidi. Monitorare e intervenire tempestivamente protegge giardini, prati e coltivazioni. In caso di ritrovamenti sospetti, segnala all’ente fitosanitario locale.
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Redazione 21 Giugno 2025

Lo scarabeo giapponese, Popillia japonica, è un coleottero di origine asiatica che sta creando gravi problemi all’agricoltura e al verde ornamentale anche in Italia. Ecco tutto quello che serve sapere per riconoscerlo, prevenirne la diffusione e intervenire in modo efficace.

🐛 Caratteristiche e riconoscimento

Aspetto adulto

Corpo ovale di circa 8–12 mm, con elitre bronzee e torace verde metallico

Ai lati dell’addome si notano cinque ciuffetti di peli bianchi, più altri due sul segmento finale

Le larve, dall’aspetto “a C”, sono biancastre con testa scura, e vivono nel suolo nutrendosi di radici

Ciclo vitale

Adulto emerge tra fine maggio e luglio, con picco a luglio–agosto

La femmina depone fino a 60 uova sotto il terreno: le larve svernano sottoterra nutrendosi di radici fino a maggio successivo

🌱 Danni alle piante

Gli adulti defogliano foglie, fiori e frutti, lasciando solo la nervatura scheletrica

Le larve, attaccando le radici, possono danneggiare prati, tappeti erbosi e colture agricole

In Europa, dopo l’arrivo nel 2014, la presenza è segnalata soprattutto in Piemonte, Lombardia ed Emilia-Romagna

🔧 Lotta integrata: cosa fare (e non fare)

1. Monitoraggio e rimozione meccanica

Raccogli manualmente gli adulti nelle ore fresche e immergili in acqua saponata ortodacoltivare.

Installa trappole a feromoni per monitorare e contenere le popolazioni negli stadi iniziali

2. Trattamenti biologici

Usa olio di neem (azadiractina) come repellente naturale

Nematodi entomopatogeni e Bacillus thuringiensis possono colpire larve e adulti, rispettando limitato l’impatto ambientale

3. Lotta chimica mirata

In caso di infestazione grave, si impiegano piretroidi (es. deltametrina) e neonicotinoidi per adulti, e imidacloprid o fipronil per larve

Utilizza insetticidi solo su colture di valore economico, seguendo le normative fitosanitarie

4. Buone pratiche agronomiche

Evita irrigazioni frequenti in estate, per non favorire le larve .

Pianta specie resistenti consigliate per ridurre gli attacchi .

✅ Cosa evitare

Non abbandonare trappole a feromoni senza controllo: potrebbero attrarre più insetti

Evitare soap traps o pesticidi aggressivi su larga scala senza valutazione tecnica.