
Per prima cosa avvolgiamo la pianta prima in un foglio di carta assorbente da cucina e poi con un foglio di giornale piegato. In questo modo riusciremo ad estrarla dal vaso senza rischiare di farci male.
Poi eliminiamo con le mani tutto il vecchio terriccio. Possiamo anche farlo utilizzando uno stecchino appuntito. Per fare meglio questa azione possiamo capovolgere direttamente la pianta poggiandola ulteriormente su un foglio di carta assorbente.
Ora con un pennellino aiutiamoci a togliere la terra che sarà finita tra le coste. Ora lasciamo in un luogo fresco e arieggiato per circa 6/7 giorni.
Il procedimento è anzi necessario poiché dopo aver pulito le radici si formano micro lesioni che se non fatte cicatrizzare (mettendo subito la pianta in terra e annaffiando) possono essere attaccate da malattie fungine, rischiando di far marcire la pianta.
Il periodo ideale è ovviamente da primavera fino ad autunno compreso, ma nulla vieta di procedere anche in pieno inverno, evitando però l'annaffiatura dopo i giorni d'attesa e rimandandola quindi a primavera.
Ora prepariamo il nuovo vasetto e mettiamoci dentro un mix di 60% argilla/perlite/guscio d’uovo e 40% di terriccio universale.
Poniamo dei tutori sul vaso per mantenere la pianta dritta durante l’azione di rinvaso. Immergiamola per bene e poi possiamo procedere con aggiungere l’altro terriccio necessario. Poi sempre con uno stecchino facciamo permeare l’argilla e il resto anche nei punti più difficili da raggiungere.
Dopo circa 4-5 mesi i tutori si potranno togliere. Dopo qualche giorno di attesa poi, potremo innaffiare!
Le innaffiare potranno avvenire in estate ogni 2-3 giorni, in in verno una volta a settimana.
Teniamo in un luogo illuminato ma lontano dai raggi del sole diretti. Anche se la luce farà molto bene alla nostra piantina. Soltanto quando saranno trascorse un paio di settimane potremo togliere gli stecchini che utilizziamo per stabilizzare la pianta che ormai avrà radicato correttamente.