
È comoda, ti risparmia fatica e lava meglio di te. È la lavastoviglie: uno degli elettrodomestici di cui non apprezzi l’utilità finché non ce l’hai, ma una volta acquistata non potresti più farne a meno. Con la nascita di tecnologie di ultima generazione, i modelli in commercio sono sempre più innovativi e hanno funzioni all’avanguardia. La comodità, però, non è l’unico aspetto da considerare: bisogna fare i conti anche con l’impatto ambientale e il consumo energetico di questo elettrodomestico. E non mi riferisco solo alla corrente elettrica, ma soprattutto alla quantità d’acqua utilizzata per ogni lavaggio. Risparmiare acqua significa voler bene all’ambiente e non solo al proprio portafoglio (anche se in realtà, questo aspetto sicuramente non guasta).
Per ogni lavaggio, una lavastoviglie “vecchio stampo” consuma circa 36 litri d’acqua. Immagina 36 bottiglie da 1 litro ciascuna, tutte in fila, una davanti all’altra. Ebbene sì, si tratta di una quantità enorme di acqua. Per fortuna però ormai tutte le marche di elettrodomestici producono lavastoviglie di classe A, che hanno come primo obiettivo proprio un ridotto consumo di acqua. Un lavaggio standard con un modello in classe A utilizza “solo” 18 litri di acqua (in media). In aggiunta, quasi tutte le lavastoviglie hanno un programma eco, che impiega meno tempo e consuma ancora meno acqua (circa 15 litri). Quindi nella scelta della prossima lavastoviglie, considera solo modelli in classe A, AA o meglio ancora AAA. Spenderai un pochino di più per l’acquisto, ma ammortizzerai la spesa con le bollette future.
Ci sono poi una serie di accorgimenti da adottare per risparmiare ancora di più, senza rinunciare alla comodità di avere i piatti puliti senza fatica e in breve tempo. Eccoli: