Come salvare l’orchidea che ha radici marce

Un metodo efficace per salvare un’orchidea con una spugna.
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Redazione Video Ohga 20 Maggio 2024

Belle, colorate e romantiche: le orchidee sono i fiori più amati da chi ha il pollice verde.

Ne esistono più di 20.000 specie e sono originari delle calde zone tropicali.

Spesso questi fiori vengono lasciati morire perché non si conoscono bene i metodi di coltivazione. Le radici tendono a marcire o a seccarsi e la pianta appassisce.

Cosa significa quando l'orchidea comincia ad avere le radici marce

Le radici delle orchidee sono molto delicate e sensibili. Il marciume radicale, infatti, è uno dei problemi più comuni per questa pianta.

Le radici marciscono molto spesso a causa di annaffiature sbagliate ed eccessive, ovvero quando rimangono per troppo tempo nell'acqua stagnante.

Quali sono i segnali che indicano che le radici dell'orchidea sono in pericolo

I sintomi principali del marciume radicale nelle orchidee si possono osservare innanzitutto nelle foglie.

Queste in primo luogo inizieranno ad appassire, fino a poi staccarsi e cadere.

Se la pianta è nel periodo di fioritura, anche i fiori saranno molto deboli e cadranno poco dopo.

Cosa fare quando l'orchidea ha radici danneggiate o in decomposizione

Per fare in modo che l'orchidea sia salva e il marciume non faccia troppi danni è importanti rimuovere le radici ormai compromesse e far radicare la pianta nuovamente, in modo che possa munirsi di nuove radici sane che la sostengano durante la crescita.

Infine, sarà necessario un rinvaso.

Come rimuovere le radici danneggiate

Per prima cosa dovrai procedere ad estrarre la piantina interessata dal suo vaso, in modo da poter dare uno sguardo a tutte le radici sottostanti.

Dopodiché utilizza solo forbici (o cesoie) pulite e disinfettate: questo eviterà il rischio di contaminazioni.

Osserva attentamente le radici e taglia all'altezza di quelle troppo compromesse.

Come creare un ambiente di crescita ottimale

Ora è giunto il momento di rinvasare l'orchidea. Nel farlo, tuttavia, per evitare di imbatterti nella stessa situazione di partenza è bene osservare alcuni importanti fattori.

Vediamo quali sono.

Umidità e temperatura

Per quanto riguarda le temperature, il livello di tolleranza delle orchidee varia da specie a specie. In generale, possiamo dire che soffrono molto i climi rigidi, quindi è bene non esporle mai al di sotto dei 10 gradi (da tenere in considerazione soprattutto in inverno).

L'umidità invece è una condizione in cui le orchidee prosperano, date le loro origini tropicali. Il livello ottimale è quello compreso tra il 50 e il 70 percento.

Scelta del substrato corretto

Data la particolare conformazione delle sue radici (perlopiù aeree), l'orchidea necessita di un substrato specifico che non può essere uguale a quello delle altre piante.

In particolare, dovrà essere perlopiù poroso e drenante per evitare il marciume radicale. Si può ottenere questa condizione anche utilizzando ingredienti naturali come corteccia o fibra di cocco.

Come propagare l'orchidea e incoraggiare la formazione di nuove radici

Esiste un metodo facile, efficace e casalingo per poter radicare le orchidee dopo aver eliminato le radici danneggiate. Dovrai solo procurarti una spugna.

Procedimento 

  1. Come prima cosa rimuovi tutte le radici secche dalla pianta.
  2. Successivamente avvolgi in una spugna, va bene anche quella dei piatti, la base dell’orchidea.
  3. Riempi un bicchiere con un dito d’acqua, non esagerare altrimenti la pianta marcirà di nuovo.
  4. Dopo 15 giorni controlla il processo di crescita delle radici.
  5. Quando ritieni di aver raggiunto un risultato soddisfacente, travasa la tua orchidea in un vaso dalla giusta grandezza.

Come utilizzare l'idrocoltura per stimolare la crescita di radici

L'idrocultura è una tecnica che permette a diversi tipi di pianta di crescere grazie all'acqua e all'argilla espansa, anziché direttamente nel terreno come accade tradizionalmente.

Tra le piante più adatte a questa particolare tecnica vi sono anche le orchidee.

Dovrai creare uno strato di argilla espansa sul fondo di un vaso, poi inserire la piantina e colmare con altra argilla. Dopodiché aggiungere acqua fino a circa un quarto della capacità.

Si tratta di un metodo piuttosto laborioso, tuttavia è l'ideale in quanto permette di tenere costantemente sotto controllo sia le radici sia il livello di acqua.