
Uno dei modi in cui l’architettura sta cercando di diventare sempre più sostenibile è quella di lasciarsi ispirare dalla natura.
Fiori e piante ispirano non solo per le loro forme sinuose, equilibrate ed armoniose ma suggeriscono anche spunti e idee per introdurre nuovi materiali per costruire e isolare teoricamente case ed edifici.
L’architettura vegetale insomma sta vivendo incontro alla sua cugina umana offrendo soluzioni innovative, ecologiche, economiche e funzionali per rispondere alle sfide ambientali e sociali del nostro tempo.
L’obiettivo di questa “alleanza”, insomma, è quello di creare edifici esteticamente belli e piacevoli ma sempre più free e sostenibili allo stesso tempo.
Un esempio di questa commistione tra architettura naturale e umana è rappresentato dalle cosiddette Blue Water Lily Villas. Ovvero ville contraddistinte da una struttura che ricorda quella dei fiori di ninfea blu, con un tetto non piatto ma costruito con petali che si aprono proprio come quelli di un fiore.
Progettate da Thilina Liyanage, sono edifici con una pianta a forma circolare, dove ogni stanza si sviluppa attorno a un unico centro in un mix di eleganza e funzionalità. E anche sostenibilità.
L'idea di queste case è quella di inserire un'abitazione all'interno di un contesto naturale senza rompere gli equilibri biologici del territorio ma anzi, rispettando gli ecosistemi presente. Per questo le Blue Water Lily Villas non sono solo esteticamente suggestive ma rappresentano anche un bellissimo esempio di funzionalità sostenibile. La maggior parte della struttura, infatti, è realizzata con materiali ecologici e dal basso impatto ambientale come il legno o il bambù.