Come si possono riutilizzare le ceneri vulcaniche dell’Etna? Le proposte dell’Università di Catania

Nelle scorse settimane sono piovute sui paesi intorno al vulcano migliaia di tonnellate di ceneri, che sono considerate rifiuti speciali da smaltire, con costi rilevanti. I ricercatori del progetto REUTEC dell’ateneo catanese stanno studiando dei modi per recuperarle: le ceneri infatti possono essere trasformate in materiale isolante per l’edilizia o inserite nelle miscele per la pavimentazione stradale.
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Federico Turrisi 2 Aprile 2021

Come saprai, in queste settimane l'Etna, il vulcano più alto d'Europa, sta dando spettacolo, con una prolungata attività parossistica che dà origine a fontane di lava e nubi di cenere. Uno spettacolo della natura, certo, per noi che guardiamo il telegiornale. Ma per gli abitanti dei Comuni vicino all'Etna lo spettacolo si traduce in non pochi disagi. Migliaia di tonnellate di ceneri vulcaniche hanno ricoperto le strade e i balconi dei paesini pedemontani.

Il costo della raccolta di tutto questo materiale è a carico delle amministrazioni locali, a cui poi si deve aggiungere quello dello smaltimento. Parliamo di centinaia di migliaia di euro. Sapevi che la cenere vulcanica è considerata a tutti gli effetti un rifiuto speciale? Ecco, sono generalmente due le strade che vengono prese: il conferimento in discarica oppure negli impianti di recupero di inerti. E se anziché un rifiuto da smaltire, la vedessimo come una risorsa da reimpiegare, come ci insegna l'economia circolare?

Attraverso il progetto REUCET (Recupero e utilizzo delle ceneri vulcaniche etnee), condotto da un gruppo di ricercatori dell’Università di Catania e finanziato dal Ministero della Transizione Ecologica, si stanno studiando delle soluzioni per riutilizzare le ceneri dell'Etna, per esempio nel confezionamento di malte, intonaci e pannelli isolanti, come anche di materiali ceramici. I prodotti piroclastici sono infatti caratterizzati da un’elevata porosità che li rende particolarmente adatti a funzioni di isolamento termico. Oltre al settore dell’edilizia, un’altra modalità per reimpiegare grandi quantità di cenere vulcanica riguarda la creazione di miscele per pavimentazioni stradali.