
Quando senti parlare di rifiuti in Italia, probabilmente la prima cosa che ti verrebbe in mente sono delle immagini di discariche abusive o di plastica in mare. Ma c'è anche un altro lato della medaglia. Da oltre 25 anni Legambiente punta a dare risalto anche agli esempi virtuosi, premiando i Comuni italiani in cui i cittadini fanno la migliore raccolta differenziata. Stiamo parlando del concorso Comuni Ricicloni, che, nonostante la particolare situazione venutasi a creare nel nostro Paese in seguito alla pandemia di Covid-19, si terrà anche nel 2020. Le iscrizioni per partecipare all'edizione di quest'anno si sono chiuse da poco, lo scorso 30 giugno. Le categorie per cui è possibile concorrere sono quattro:
In più, verranno assegnati i premi dai vari consorzi di riciclo (Conai, Cial, Comieco, Corepla, Coreve, Ricrea, Rilegno, Cdc Raee, Cic e Assobioplastiche).
In questo concorso vince chi produce meno rifiuti indifferenziati, dati dalla somma del secco residuo e della parte di rifiuti ingombranti non recuperata. Come da prassi ormai da diversi anni, il limite da non superare per entrare a far parte del club dei "Comuni Rifiuti Free" è pari a 75 chilogrammi per abitante all'anno.
Nel 2019 erano stati 547 i Comuni a rimanere al di sotto di questa soglia: 421 (ossia il 77%) nel Nord Italia, 42 al Centro (8%) e 84 (15%) al Sud. Tra i capoluoghi di provincia solo 3 città, tutte del Nord-Est, hanno potuto fregiarsi del titolo di Comuni Rifiuti Free: Treviso, Pordenone e Belluno. Le regioni che hanno offerto le performance migliori sono state Veneto e Trentino Alto Adige, grazie soprattutto alla raccolta porta a porta e all'adozione del sistema di tariffazione puntuale. Stiamo a vedere quali saranno i risultati per quest'anno.