
Nell'antichità, le comunità di esseri umani a un certo punto si sono delineate come gruppi di cacciatori-raccoglitori. Questo significa che la loro sussistenza si fondava sulla caccia, ma anche e soprattutto sull'individuazione e la raccolta di erbe, frutti e ortaggi che la terra offriva loro.
Oggi questa pratica si chiama foraging e riprende i saperi millenari per promuovere un contatto più diretto, rispettoso e autentico con la natura.
Il foraging, che tradotto in italiano suonerebbe semplicemente come "ricerca di cibo", è una pratica alimentare ripresa negli ultimi tempi da alcune persone in giro per il mondo. Riprendendo le abitudini primitive e millenarie, il foraging prevede la raccolta di erbe e bacche commestibili direttamente in natura, per tornare a cibarsi di ciò che la natura offre spontaneamente.
"Commestibili", appunto: il foraging è possibile solo affidandosi all'alimurgia, ovvero alla scienza che studia la commestibilità dei fiori, delle bacche, delle radici e dei bulbi per cibarsene in tempi che lo richiedono (come le carestie).
Andando per boschi, chi pratica il foraging raccoglie funghi non velenosi, erbe commestibili (come la cicoria e il tarassaco), erbe aromatiche, bacche selvatiche innocue per l'uomo, cortecce, bulbi, radici, tuberi, alghe…
Tutti questi prodotti della natura si possono trovare nei boschi, ma anche nei prati, al mare e al lago, in montagna, in campagna… Insomma: in zone il più possibile vergini e non inquinate.
E per far sì che il foraging sia rispettoso dell'ambiente, chi lo pratica raccoglie solo per sé e la sua famiglia o il suo gruppo, evitando raccolte massicce e proteggendo la zona da qualunque danneggiamento.
Sembra scontato dirlo, ma questa pratica non è priva di pericoli. Anzi: i rischi sono davvero moltissimi e le conseguenze, in caso di errore, possono essere molto gravi, se non fatali. In natura, infatti, sono presenti moltissime erbe e bacche, fiori e radici, funghi e bulbi velenosi per l'uomo. Le intossicazioni e gli avvelenamenti, quando non si conoscono le erbe e i frutti della terra, non sono quindi rari. Anche perché confondersi è davvero molto facile.
Il foraging, di conseguenza, è possibile solo ed esclusivamente nel caso di persone che conoscano davvero a fondo la natura, magari dopo aver seguito un corso certificato dalle autorità competenti.