Contro il bracconaggio i rinoceronti hanno un’arma segreta: sono le bufaghe, piccoli uccellini sui loro dorsi

Si cibano dei parassiti presenti sul corpo dei rinoceronti e fungono da vedette in caso di bracconieri o altri nemici in arrivo: uno studio ha analizzato il comportamento dei rinoceronti grazie all’aiuto delle bufaghe.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Alessandro Artuso 29 Aprile 2020

Il rinoceronte è un animale a serio rischio estinzione per colpa dei bracconieri che non osservano le regole, ma pensano soltanto a uccidere questi esemplari e trarne vantaggi economici. Uno studio, intanto, vi farà sorridere perché c'è un animale che potrebbe rappresentare la salvezza della specie. Stiamo parlando delle bufaghe, una specie dal becco rosso che si nutre di parassiti presenti sul corpo dei rinoceronti.

Cosa sono le bufaghe

Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Current Biology le bufaghe sono uccelli caratterizzati da un rapporto di simbiosi con alcuni erbivori i quali spesso e volentieri fanno da vedetta per individuare eventuali pericoli all'orizzonte tipo predatori o nemici. La ricerca è stata realizzata dagli studiosi della Victoria University di Melbourne (Australia).

La ricerca

Sono state esaminate le abitudini e i comportamenti dei rinoceronti neri in presenza di minacce come la presenza dell'essere umano.

Le bufaghe osservano e cinguettano in maniera sempre più intensa avvertendo il loro compagno di viaggio per un'ipotetica situazione pericolosa. Questo campanello d'allarme scatena una reazione da parte dei rinoceronti che in genere, avendo una vista molto ridotta, sfruttano il vento per fiutare predatori in arrivo.

I risultati

Questo uccello, inserito nuovamente nel suo habitat naturale, potrebbe favorire la salvaguardia dei rinoceronti che sono in pericolo estinzione ormai da troppo tempo. A commentare i risultati è lo scienziato Roan D. Plotz che è uno degli autori della ricerca. "Non sappiamo ancora se una manovra di questo tipo ridurrebbe la caccia, ma sicuramente gli uccelli permetterebbero ai mammiferi di anticipare le minacce, il che potrebbe rappresentare un grande vantaggio".