
Per la prima volta in una Conferenza delle Parti i governi delle Nazioni Unite hanno deciso di "abbandonare i combustibili fossili". Il presidente della Cop28 Al Jaber lo ha definito un risultato storico, i delegati delle Nazioni Unite applaudono l'approvazione del testo definitivo che ha messo d'accordo le parti.
È la terza bozza che viene discussa da giorni, dopo che nel secondo documento era stato tolto il termine "phase out" dal fossile, che significa interrompere gradualmente l'utilizzo dei combustibili fossili nei piani di sviluppo dei Paesi di tutto il mondo.
I delegati hanno convenuto che fosse meglio utilizzare un altro tipo di termine: "transition away", ovvero invece del termine "eliminare gradualmente", il documento dice ai Paesi di "abbandonare" i combustibili fossili a partire da questo decennio. Quel "transition away" potrebbe essere interpretato in questo modo: considerare che da ora in poi i Paesi non dovranno più finanziare le fonti fossili a discapito delle rinnovabili. I membri dell'OPEC, ovvero l'organizzazione dei Paesi che esportano petrolio, hanno osservato attentamente le fasi antecedenti la presentazione dell'accordo finale.
"Sono imbarazzato che ci siano voluti 28 anni per arrivare qui, ma siamo felici" – Dan Jørgensen, ministro dell'ambiente danese
Se nelle precedenti Cop si era soltanto parlato di una progressiva uscita dalle fonti fossili, ora c'è un accordo scritto su carta. Soddisfazione da parte dei delegati dell'Unione Europea, c'è l'abbraccio tra il ministro dell'ambiente della Danimarca, Dan Jørgensen, e Xie Zhenhua, inviato per il clima della Cina e il commento dei Paesi insulari: il testo è sicuramente un passo avanti per l'inserimento di termini mai previsti finora, ma non è specificato se tale abbandono dei combustibili fossili avverrà nei termini previsti per contenere l'aumento della temperatura entro 1,5 C°. Fa eccezione Samoa, uno stato insulare della Polinesia, che dopo l'approvazione ha gridato infuriato contro la presidenza emiratina, accusandola di aver approvato il Global Stocktake quando non erano presenti nella stanza. Samoa è uno Stato ad alto rischio e costantemente sotto osservazione, poiché potrebbe essere uno dei primi Paesi a essere sommerso dall'innalzamento del livello del mare.
Il testo presentato dalla presidenza emiratina parla di:
L'Unione Europea ha ricordato a tutti i Paesi delle Nazioni Unite di continuare a contribuire a questo processo per mettere progressivamente tutti d'accordo e raggiungere l'obiettivo di mantenere la temperatura entro 1,5°C, che i Paesi insulari non saranno lasciati soli e che si continuerà a discutere di giustizia climatica.
Fonte| UNFCCC;